Una Fiorentina "drogata di calcio": i nuovi leader che possono cambiare il futuro di questa squadra
Beppe Iachini è quanto di meglio una squadra nella situazione della Fiorentina potesse desiderare. Eppure non ha mai allenato grandi club, né ha mai vinto chissà quali trofei. Tuttavia, Beppe Iachini è quanto di meglio la Fiorentina potesse desiderare perché vive per il calcio. Un vero e proprio animale da campo, uno che dà tutto se stesso per questo mestiere. Insomma, potremmo definirlo a tutti gli effetti un footballjunkie, termine inglese che letteralmente significa "drogato di calcio". Lo si vede durante le partite, quando Iachini non sta un attimo fermo, sbracciandosi e sgolandosi con i suoi giocatori... e con la squadra arbitrale, con tanto di cartellini gialli che ormai sono diventati una consuetudine. Ma lo fa anche in conferenza stampa, dove espone sempre concetti chiari e concreti come quel "se sbagliamo l'approccio alla partita mi inc***o", prima del match col Genoa.
Insomma, Beppe Iachini non ha nulla da invidiare ai suoi illustri colleghi quali Conte, Simeone o Klopp per quanto riguarda la grinta, o la garra se vogliamo dirla alla sudamericana. E i risultati si sono visti, con una Fiorentina completamente smarrita che pian piano si sta ritrovando. Tolte le sconfitte contro due big come Inter e Juve, infatti, la Viola di Iachini ha inanellato cinque risultati utili consecutivi, comprensivi delle vittorie contro Atalanta e Napoli.
Ma l'allenatore non è l'unico tra i nuovi arrivati a possedere le caratteristiche sopra elencate. Tra di essi, infatti, c'è sicuramente anche Patrick Cutrone. L'ex attaccante del Milan è a tutti gli effetti uno che vive per questo sport e che in campo mette tutta la forza e la grinta che ha in corpo. Più che "drogato di calcio", lui potremmo definirlo "drogato di gol", visto che ha più volte dichiarato che gonfiare la rete è la sua ragione di vita. E quando gioca lo dimostra sicuramente. Ma un'altra qualità importante di Patrick Cutrone è quella di possedere grande affiatamento e capacità di stare in gruppo. Che giochi o che stia in panchina, lui incita, sprona i compagni, li abbraccia quando segnano e li conforta quando sbagliano. Insomma, nonostante la giovane età Patrick Cutrone si può a tutti gli effetti definire un leader.
E d'altronde era quello che i tifosi volevano vedere: una Fiorentina magari meno bella, ma più concreta, che corre e esce dal campo con la maglietta sudata. E la squadra di Iachini lo fa sicuramente, tanto che anche nelle ultime sconfitte non ha mai demeritato a differenza di quanto successo spesso con Montella. Ecco allora che, complici anche in nuovi acquisti, il futuro è un po' più roseo, quello immediato ma soprattutto quello prossimo. Commisso, Pradè e Barone hanno lavorato per rinforzare a la squadra in vista del finale di campionato, ma hanno voluto guardare anche avanti. Non giocatori da sei mesi, ma uomini che hanno sposato un progetto a lungo termine. Ciò che quell'uomo venuto dall'America ha sempre dichiarato di voler realizzare, dimostrandolo con le parole ma soprattutto coi fatti. E investendo nella Fiorentina delle cifre molto alte, perché di questa squadra e di questa città si è innamorato fin da subito. Perché in fondo anche lui, forse più di tutti, può definirsi un football junkie.
Insomma, Beppe Iachini non ha nulla da invidiare ai suoi illustri colleghi quali Conte, Simeone o Klopp per quanto riguarda la grinta, o la garra se vogliamo dirla alla sudamericana. E i risultati si sono visti, con una Fiorentina completamente smarrita che pian piano si sta ritrovando. Tolte le sconfitte contro due big come Inter e Juve, infatti, la Viola di Iachini ha inanellato cinque risultati utili consecutivi, comprensivi delle vittorie contro Atalanta e Napoli.
Ma l'allenatore non è l'unico tra i nuovi arrivati a possedere le caratteristiche sopra elencate. Tra di essi, infatti, c'è sicuramente anche Patrick Cutrone. L'ex attaccante del Milan è a tutti gli effetti uno che vive per questo sport e che in campo mette tutta la forza e la grinta che ha in corpo. Più che "drogato di calcio", lui potremmo definirlo "drogato di gol", visto che ha più volte dichiarato che gonfiare la rete è la sua ragione di vita. E quando gioca lo dimostra sicuramente. Ma un'altra qualità importante di Patrick Cutrone è quella di possedere grande affiatamento e capacità di stare in gruppo. Che giochi o che stia in panchina, lui incita, sprona i compagni, li abbraccia quando segnano e li conforta quando sbagliano. Insomma, nonostante la giovane età Patrick Cutrone si può a tutti gli effetti definire un leader.
E d'altronde era quello che i tifosi volevano vedere: una Fiorentina magari meno bella, ma più concreta, che corre e esce dal campo con la maglietta sudata. E la squadra di Iachini lo fa sicuramente, tanto che anche nelle ultime sconfitte non ha mai demeritato a differenza di quanto successo spesso con Montella. Ecco allora che, complici anche in nuovi acquisti, il futuro è un po' più roseo, quello immediato ma soprattutto quello prossimo. Commisso, Pradè e Barone hanno lavorato per rinforzare a la squadra in vista del finale di campionato, ma hanno voluto guardare anche avanti. Non giocatori da sei mesi, ma uomini che hanno sposato un progetto a lungo termine. Ciò che quell'uomo venuto dall'America ha sempre dichiarato di voler realizzare, dimostrandolo con le parole ma soprattutto coi fatti. E investendo nella Fiorentina delle cifre molto alte, perché di questa squadra e di questa città si è innamorato fin da subito. Perché in fondo anche lui, forse più di tutti, può definirsi un football junkie.
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