Il Comune ha le carte in regola: Vie legali se il governo dice no ai soldi già stanziati per il restyling del Franchi
L’eurobatosta è arrivata sul restyling dello Stadio Artemio Franchi. Su La Nazione si legge stamani che il sindaco Dario Nardella pensa a una exit strategy nel caso il governo facesse uno sgambetto al progetto che aveva ricevuto il via libera con decreto interministeriale del 22 aprile 2022.
Sul sito del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del governo c'era già stata l’assegnazione effettiva delle risorse ai soggetti attuatori dei piani integrati selezionati dalle Città metropolitane. Ed è scritto nero su bianco che per il restyling dello stadio Franchi il Comune era come se avesse già in cassa i 55 milioni e tutte le procedure con norme antiriciclaggio per l’incasso.
Tra i rischi in alcun modo è stato elencato che ci fosse la possibilità che tale finanziamento non venisse erogato, anzi si leggono tutte le prescrizioni per non perdere tempo e dotare la struttura comunale deputata ai progetti del Pnrr del personale necessario, eventualmente anche sfruttando i fondi ad hoc di Invitalia. Se il governo dovesse opporsi al finanziamento dei 55 milioni il Comune ha tutte le carte in regola per prendere le vie legali.