Fiorentina, hai un gruppo da spot per il calcio! La miglior risposta alle parole di Giuffredi
La Fiorentina vince una gara in maniera roboante in Conference League, ma la notizia più importante non è quella dei 7 gol a 0 e nemmeno quella di un avversario tutt’altro che irresistibile. Andiamo, allora, a capire insieme di cosa si tratta.
La Fiorentina ha un gruppo che è uno spot per il calcio
La cosa che più mi ha fatto impressione è stata vedere una gara già ampiamente chiusa, ma nella quale, fino all’ultimo minuto, tutti i giocatori della Fiorentina si comportavano come se si trattasse di una finale di Champions League, con il risultato ancora di 0-0. Non esagero affatto nel dire che vedere i dieci calciatori di movimento attaccare e difendere tutti insieme sul 6-0, ma anche sul 7-0, rappresenta un vero e proprio spot per il calcio!
Pressare tutti insieme su ogni pallone in costruzione degli austriaci, raddoppiare e triplicare gli avversari, i terzini continuare a sovrapporsi come se non ci fosse un domani e tanta grinta e corsa che non guastano mai. E Mister Palladino? Anche lui a telecomandarli da bordo campo fino al 92’. Merito del gruppo, appunto, costruito dalle mani sapienti dell’allenatore. Appare unito, solido, si sostiene a vicenda su ogni pallone (dal primo titolare all'ultima riserva, a prescindere dal tasso tecnico), come difficilmente si trova in altri posti.
La risposta alle parole di Giuffredi
Nel complimentarmi con ogni singolo giocatore sceso in campo contro il LASK, titolare e subentrato, non passa inosservata la prestazione di Fabiano Parisi, apparso concentratissimo e sul pezzo. Biraghi lascerà la Fiorentina, ma forse non il terzino fluidificante campano. Le parole di Giuffredi potevano far pensare ad una crepa nello spogliatoio, però così non è, situazione dell’ormai ex capitano a parte. Già, comunque, isolata e allontanata.
Tutti bravissimi, ma una lode particolare va indirizzata a due singoli: Riccardo Sottil, sempre più incontenibile con le sue accelerazioni e che, oltre alla continuità di rendimento, sta trovando anche un certo feeling con il gol. E poi, quando è entrato, Gudmundsson è stato autore almeno di due giocate che valgono da sole il prezzo del biglietto: l’assist per il gol di Mandragora e quello per Kouamé, che non si è trasformato in un altro calcio di rigore solo per un fuorigioco millimetrico dello stesso ivoriano.
La Viola vola e non si è accorta di non aver ancora potuto schierare il giocatore più forte della rosa (l’islandese!).