Canovi a FN: “La Fiorentina è molto più forte dell’anno scorso. Arthur dovrebbe essere grato al club, ma è virtù per pochi. L’errore fatto con Vlahovic ha insegnato qualcosa”
Prosegue l’intervista a Dario Canovi, realizzata da Fiorentinanews.com. Il decano dei procuratori sportivi ha espresso la sua opinione anche sui singoli della squadra di Italiano, soffermandosi sui terzini e sul centrocampo viola.
L’infortunio di Dodô non è una perdita da poco, ma apre la strada alla crescita di Kayode e Parisi. È rimasto impressionato da questi due ragazzi?
“Non da Parisi. Non mi sorprende, le sue qualità erano chiare già da Empoli, dove ha fatto bene. Durante l’estate era richiesto da tante squadre, quindi non piace solo a me e alla Fiorentina (ride, ndr). Confesso, invece, che conoscevo poco il classe 2004. Lui è una sorpresa, più che altro per l’autorità e per come tratta il pallone, non ha paura di gestirlo. Il coraggio è una qualità importante, soprattutto nel modo di intendere la difesa nel calcio di oggi.
Rinnovo di Kayode? La Fiorentina non è fessa e ha capito le grandi prospettive del ragazzo. Sicuramente gli errori fatti con Vlahovic hanno insegnato qualcosa ai dirigenti del club viola”.
Anche Arthur è protagonista fin da subito, tornando a mostrare le sue migliori qualità. Quanto vantaggio ne trae la Fiorentina, a prescindere da un eventuale e complicato diritto di riscatto?
“Sono clausole particolari, non le conosco bene. Ma la Viola ha dato fiducia a un giocatore che sta dimostrando di meritarla tutta. Arthur non è un calciatore qualsiasi e riesce finalmente ad imporsi dopo tempi complicati alla Juventus. Dovrebbe essere grato alla Fiorentina per l’opportunità, ma si sa che nel calcio e nella vita la gratitudine è una virtù per pochi. Il mercato del brasiliano, che torni alla Juve o che venga girato a un’altra squadra, sarà molto più ampio rispetto a due mesi fa. Non è poco”.
Il percorso europeo non è iniziato nel migliore dei modi, ma il girone è ancora alla portata dei ragazzi di Italiano. Questa squadra può ripetere il traguardo raggiunto l’anno scorso in Conference League?
“Non vedo perché no. È riuscita ad arrivare in finale nell’ultima stagione, può tranquillamente farlo anche quest’anno dove la squadra è molto più forte rispetto all’anno scorso. Perché è più forte, su questo non ho alcun dubbio”.
Per concludere: una battuta sullo scandalo scommesse scoppiato in questi giorni?
“Mi auguro soltanto che la realtà non sia ciò che leggo, che si siano limitati a giocare a carte, per quanto anche questa sia per me una cosa idiota. In caso si ripeta qualcosa di simile al calcioscommesse, non avrei alcun tipo di pietà. I calciatori sono dei grandi privilegiati e, così facendo, tolgono la fiducia allo sport, ai suoi sani principi e alla gente che lo segue. Sarebbe un delitto sportivo enorme, ma già il sospetto è qualcosa di gravissimo, un danno enorme al calcio”.