Sandro Sabatini: "Italiano chiuderà il cerchio in viola ad Atene, ma ricordiamo che in campo vanno i calciatori. Allenatore? Da Palladino a Sarri, troppo presto per affidare la Fiorentina ad Aquilani"
Il giornalista di Sportmediaset Sandro Sabatini a Lady Radio si è espresso su alcuni argomenti caldi dell'attualità viola, fino alla finale di Conference League di scena ad Atene.
‘Ad Atene si chiuderà il cerchio di Italiano a Firenze, ha dato gioco e una buonissima impostazione’
“La valutazione del lavoro di Italiano è senza dubbio buona, ma la squadra che ha preso quando è arrivato era stata migliorata sul mercato rispetto alle precedenti. Ha dato una buonissima impostazione, gioco, ha valorizzato alcuni calciatori notevolmente e ha commesso anche alcuni errori intestardendosi come spesso accade agli allenatori. Vincere ad Atene sarebbe chiudere in bellezza con la Fiorentina. L'Olympiakos è più debole del West Ham, mentre il valore della squadra viola è più o meno quello dello scorso anno, almeno sulla carta. La situazione ambientale sarà più complicata, giocandosi in Grecia ad Atene contro una squadra della città. L'Olympiakos ha ottenuto una finale a sorpresa con un centravanti che ha fatto il fenomeno ed è comunque un avversario notevole. Ad Atene si chiuderà il cerchio di Italiano, ma ricordiamo che oltre al tecnico scendono in campo 11 giocatori e vediamo quale sarà il loro rendimento. Un conto è identificare la finale con Italiano, un altro evocare Barone, c'è una partita da giocare e a quella è legato tutto, sopra ogni sensazione e ipotesi”.
‘La società deve essere convinta sul nuovo tecnico, da Palladino a Aquilani, penso che…’
“L'importante è che la società della Fiorentina, in tutti i suoi uomini, da Commisso a Pradè, sia convinta sulla scelta futura dell'allenatore. Palladino è il nome che circola di più e ci sta come nome, è sveglio, è un emergente in gamba. La convinzione della società in una decisione poi si riverbera anche sui tifosi. Ipotesi Sarri? Credo allenerebbe molto volentieri la Fiorentina. Non penso scarterebbe la possibilità di chiudere in viola. Ha esperienza ma meno freschezza di Palladino, ci sono pro e contro da considerare. Aquilani non può essere accostato a De Rossi, arrivato a Roma in sostituzione quasi disperata di Mourinho in uno spogliatoio in cui tutti gli hanno fatto l'inchino. Penso che sentiremo parlare di Aquilani, è in gamba, ha fatto un discreto lavoro a Pisa ma penso sia troppo presto per affidargli la Fiorentina”.