Assist e leadership silenziosa: la crescita di Amatucci. Il regista di Aquilani in cerca del salto decisivo
Lo scorso anno Lorenzo Amatucci si è distinto come il calciatore protagonista della maggiore evoluzione nella Fiorentina Primavera a suon di prestazioni complete e convincenti. Centrocampista centrale di grande tecnica, personalità e visione di gioco, Amatucci si è imposto anche con l’Italia Under 19. La medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo al culmine di una stagione già ricca di soddisfazioni con la Fiorentina è stata la chiusura del cerchio per il giocatore aretino.
Amatucci sta ritrovando continuità con la Primavera di mister Aquilani, che ha creduto tantissimo nel giocatore, dopo quasi un mese di stop forzato. Sono già 2 gli assist del regista viola, vero e proprio metronomo ed equilibratore della formazione gigliata. Il 2004 toscano è un elemento di prospettiva, un calciatore capace di fare un po’ tutto in mezzo al campo. A dispetto di un fisico non da marcantonio, Amatucci sa farsi valere nei duelli in mezzo al campo utilizzando bene il corpo e leggendo sapientemente il gioco.
Nella Primavera che ha salutato tanti senatori e leader dello spogliatoio, Amatucci è chiamato a continuare a prendere per mano la squadra viola che inizia l’annata con l’obiettivo di conquistare la quinta Coppa Italia consecutiva, per riscrivere ancora la storia. La sensazione è che il giocatore possa crescere ancora molto e diventare un profilo da tenere in seria considerazione anche per la prima squadra. Non a caso Amatucci sarebbe dovuto partire per Moena, ma gli impegni della Nazionale glielo hanno impedito: appuntamento solo rimandato, un premio da guadagnarsi in campo con lavoro e risultati.