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Dell'Olio Fiorentina

Fa male uscire così. In un derby, con i titolari, ai rigori. Ciao Coppa Italia, prematuramente, dopo gli ottimi risultati degli ultimi anni. Il campionato però da subito un’altra grande occasione. Il sogno può continuare. Perché è vero che avere una partita in meno e trovarsi apparentemente sganciati dalla vetta può psicologicamente disturbare, è altrettanto vero che rimanere lassù sapendo di dover ancora giocare una gara al Franchi contro l’Inter (sulla carta e sulle tabelle di marcia zero punti), può diventare assolutamente un valore aggiunto. 

Ancor di più affrontarla a febbraio quando i nerazzurri saranno impegnatissimi in Champions, con un mercato invernale che sarà appena concluso e con la speranza oggettiva che Rocco questa volta (visti gli annunci precedenti e quello purtroppo accaduto a Bove) decida di tentare l’impresa. Cagliari, Bologna e Udinese prima di Natale offrono un piatto ricco sul quale la squadra di Palladino ha voglia di gettarsi. Anche perché poi, arriveranno in fila Juventus e Napoli, partite non semplici. Intanto appunto la squadra di Nicola, reduce da cinque punti in tre partite e imbattuta da 270 minuti. 

Tante le cose da valutare, in primis la reazione di un gruppo ancora evidentemente e naturalmente scosso da quanto accaduto, ma anche felice per il lieto fine. Dopo ore lunghissime, appese ad un filo. E dopo una partita, quella di ieri, pagata a caro prezzo. Dove, sicuramente, le attenuanti sono moltissime. Su tutte quella di averla preparata in modo complicato e particolare. Non era possibile fare diversamente. Adesso occorre ripartire subito.

Una cicatrice sul cuore di Bove: S'indaga sul DNA. Un defibrillatore gli sbarrerebbe le porte per il ritorno in campo in Italia
Fortunatamente il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, non solo non è più in pericolo di vita, ma sta meglio...

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