UN RICONOSCIMENTO GIUSTO ED ELEGANTE PER CORVINO O UN MODO PER SALUTARLO? IL SINDACO FA I CONTI CON I DELLA VALLE E LA COMUNICAZIONE DEL NUOVO MILLENNIO
Il Var è questo, nel bene e nel male. A Ferrara si lamentano, a parti invertite sarebbero girate le scarole anche a noi. Ma il Var è onesto. Anche a noi sarebbe piaciuto un calcio senza ombre, senza dubbi, senza Calciopoli. Anche noi avremmo preferito un calcio senza Var, come ai vecchi tempi. Ma oggi, la Fiorentina, senza Var avrebbe probabilmente perso a Ferrara. Ingiustamente. Perché quel rigore su Chiesa era ineccepibile. Cosa che non si può dire delle dichiarazioni, su di lui, del numero uno biancazzurro.
La Fiorentina è forte. Ce ne stiamo rendendo conto domenica dopo domenica. E ci diverte. Segna, attacca e ci piace. Anche se concede troppo dietro, ma sono i rischi del gioco. Può andare in Europa, e da adesso in poi ci proverà senza se e senza ma. Con il sogno di vincere la Coppa Italia, mamma mia come sarebbe bello. Non è impossibile, crediamoci perché i prossimi due mesi potrebbero davvero farci divertire. I Viola stanno bene, con la testa e con il fisico. E hanno voglia di volare, di primavera.
Parlo di me. Da un po’ di tempo ho deciso di partecipare agli incontri con la proprietà Viola solo quando sono pubblici, solo quando si possono mettere i virgolettati, solo quando si invitano tutti. Non so se è accaduto il contrario a questo giro, ma temo di sì. E non so nemmeno se un giorno sarà cambiata questa usanza. Pace, nel frattempo leggerò come tanti di noi i giornali o i siti che riportano, senza virgolette, i contenuti più importanti. Come fa anche il sindaco Nardella, che viene a sapere dai media che i Della Valle vogliono fare uno stadio più piccolo, con meno spettatori. Beh, dopo quindici anni di trattative, non essere ancora d’accordo sul numero di spettatori e, soprattutto, non parlarne direttamente è una cosa particolare. E’ la comunicazione del nuovo millennio.
Ci viene detto che Corvino rimarrà anche dopo. Anche quando non farà più il Dg. E si occuperà del settore giovanile, perché ormai fa parte della famiglia Viola. Un riconoscimento giusto ed elegante o un modo per salutarlo a breve e cambiare? Lo capiremo a stretto giro di posta.
Pioli rimane, al di là degli obiettivi. Questo abbiamo capito, leggendo. Se così fosse che dire, aveva ragione chi diceva che gli obiettivi sportivi non sono più la cosa principale. E fortunato Pioli, altri allenatori magari anche più forti avevano obiettivi da raggiungere. Ma non ci sorprendiamo. Anche Chiesa probabilmente sarà ceduto davanti ad una grande offerta. Firenze non si sorprenderà nemmeno di questo, ma magari si arrabbierà. Senza virgolettato.