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Dopo essere stata giorni a trattare per giocatori di basso cabotaggio (almeno dal punto di vista del prezzo del cartellino), la Fiorentina ha improvvisamente cambiato strategia nel corso di questo mercato invernale. 

Tant'è vero che ora è il momento di parlare di sogno islandese, perché tale è in questo frangente. Chiaro il riferimento ad Albert Guðmundsson (Gudmundsson scritto all'italiana) del Genoa. Un'operazione finanziariamente e tecnicamente molto importante, da una trentina milioni di euro tutto compreso (cartellino e ingaggio). 

Cambio di strategia

Perché questo cambio di strategia? Francamente è difficile da capire; forse le tante critiche piovute da più parti (allo stadio è stato distribuito domenica un volantino in cui si invitava Commisso a “svegliarsi”) hanno avuto l'effetto di pungolare la società. Forse c'è un tentativo, ancorché all'ultimo tuffo, di non lasciar scappare la possibilità di arrivare in Champions visto che questo campionato una chance di arrivare quarto te la dà eccome.

Più tempo

Operazioni del genere, comunque, le dovresti imbastire con più tempo a disposizione, non partire il 29 gennaio a poche ore dalla fine del mercato. Il rischio conclamato qual è? Quello che tutto si chiuda con un nulla di fatto e qualcuno possa dire: “Eh, ma noi ci abbiamo provato”. 

Ovviamente la speranza di tutti è invece che i dirigenti riescano a fare questo “miracolo” legato al calciomercato e diano ad Italiano, finalmente, un rinforzo con un grande presente e che possa rimanere tale anche per le prossime annate. Sperare costa poco, pochissimo, molto, molto meno del cartellino di Gudmundsson

Un'esigenza imprescindibile che conosceva anche il pizzicagnolo di viale dei Mille. Italiano nervoso? Dopo l'ultima apoteosi chi non lo sarebbe stato?
La Fiorentina aveva un problema da risolvere e questo problema si chiamava, e si chiama tuttora, esterni offensivi.&nbsp...

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