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Ne ha viste tante Cesare Prandelli in carriera, tra giocatori più o meno facili da gestire: tra i caratteri più difficili c'era sicuramente Adrian Mutu, che del tecnico era diventato allievo già ai tempi di Parma, per poi diventare l'assoluto punto di riferimento nel suo ciclo alla Fiorentina. Il rumeno era la stella della squadra viola, nonostante una vita fuori dal campo non propriamente morigerata. Ma in campo veniva dimenticato tutto, perché il Fenomeno non tradiva mai e trascinava i compagni. Basandosi su questo grande precedente, probabilmente l'arrivo di un calciatore talentuoso come Kokorin, ma con una vita extra campo piuttosto movimentata, può spaventare un po' meno.


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