Amoruso: "Il Napoli è forte ma ha tanti punti deboli, Palladino l'avrà preparata bene. Dispiaciuto per Quarta ma non è mai migliorato"
Questo pomeriggio l'ex difensore della Fiorentina Lorenzo Amoroso, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare la sfida di quest'oggi tra Fiorentina e Napoli. Questo un estratto delle sue parole:
“Non sono spaventato dalla sfida di stasera, perchè alla fine il Napoli quest’anno ha fatto vedere tante cose ma ha dimostrato di avere anche tante problematiche. Per stessa ammissione di Conte la squadra non è completa ancora, è una formazione in via di ricostruzione totali o quasi e che quindi ha dei punti deboli. Se avessimo affrontato l’Inter ci sarebbero stati molti piu problemi, anche se questo non vuol dire che sarà una partita facile oggi. Sicuramente bisognerà sfruttare i punti deboli che gli azzurri hanno, immagino che Palladino l’abbia preparata bene”.
“Sono dispiaciuto della partenza di Quarta, ma in 5 anni non è mai migliorato”
Qualche parola per Quarta: “Mi è dispiaciuto non tanto per la sua cessione, ma per la gestione del suo passaggio in viola. Non voglio dar colpa ai vari allenatori che si sono succeduti sulla panchina della Fiorentina ma neanche al giocatore. E’ chiare che con lui si sarebbe dovuto intervenuti spiegandogli cosa fosse realmente giusto o sbagliato per lui. Magari ci hanno anche provato, ma non si è visto gran che: il giocatore negli anni non è mai migliorato. Per quanto sia sempre stata positiva la sua propensione offensiva, che aiutava molto la squadra, lui però veniva valutato da difensore e non possiamo essere contenti per quello che ha dimostrato. Il suo numero di errori di anno in anno è sempre peggiorato”.
"Valentini è intelligente e tecnico, fondamentale capire i tempi di adattamento"
Qualche parola sul neo arrivato Valentini: “Non lo conoscevo ma appena ho saputo che sarebbe arrivato a Firenze mi sono subito documentato su di lui. E’ un giocatore che ha qualità in fase di costruzione, non disdegna il contatto fisico e sono convinto che potrà migliorare molto. Il potenziale c’è, e lo si vedeva quando giocava. La grande incognita resta che è tanto tempo che non gioca. Sono convito che si sia allenato, e che quindi gli mancherà solo la partita, ma credo che sia un giocatore intelligente anche se il campionato argentino è diverso. Bisognerà capire quanto ci metterà ad adattarsi al calcio italiano”.