La crescita della Fiorentina di Palladino passa anche per il Sinigaglia: oltre alla vittoria, i viola cercano conferme in difesa
Alla vigilia della sfida di domani contro il Como di Cesc Fabregas l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, nel fare un focus sulle condizioni della Fiorentina di Raffaele Palladino, ha portato alla luce un dato statistico che la dice lunga sulla tenuta difensiva della squadra gigliata. Dopo la separazione dall’ormai ex Vincenzo Italiano, che professava “difendere bene, ma attaccare ancora meglio”, nelle prime uscite di questa stagione la difesa della Fiorentina ha tutt’altro che convinto.
L’inizio di stagione è stato quasi disastroso
Tra il preliminare di Conference League contro il Puskas Academy e le prime giornate di campionato la paura la faceva da padrona, almeno tra i tifosi viola. Nonostante l’arrivo di un pezzo da 90, almeno dal punto di vista del prezzo del cartellino, come Pongracic la difesa stentava: sono 7 le reti subite in 5 partite. Un dato tutto sommato normale, se non si tenesse contro degli avversari incontrati dai viola: oltre agli ungheresi, in fila si sono affrontate Parma in trasferta, mentre Venezia e Monza al Franchi.
Dopo la trasferta di Bergamo qualcosa è cambiato
Nelle ultime settimane però, oltre all’esplosione di Moise Kean, anche il reparto difensivo è riuscito a ritrovare la quadra. la squadra viola può contare su un reparto arretrato solidissimo: in trasferta, infatti, non subisce gol da ben 70 giorni. L’ultima rete incassata risale al 15 settembre contro l’Atalanta a Bergamo. Da quel momento nelle quattro gare successive con Empoli, Lecce, Genoa e Torino De Gea e compagni sono riusciti a mantenere la porta inviolata. E se a questo si somma che il Como è in piena emergenza.