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Il commento finale al mercato della Fiorentina lo dà anche Stefano Cappellini su Repubblica:

“Altro che Gravina, la riforma del calciomercato l’ha fatta Pradè. Mentre il presidente della Federcalcio è in missione per convincere i capoccioni del calcio mondiale a ridurre almeno di qualche giorno l’interminabile durata del suk, auguri a lui, il dirigente della Fiorentina ha mostrato che si può puntare in alto: non un mese e mezzo di mercato, non un mese, quasi tutto in 24 ore. In mezza giornata il buon Pradè ha chiuso più trattative che nelle settimane precedenti. E la Uefa muta. Vedremo quali saranno gli effetti di questo finale, sperando che non sia come quando ti presenti al ristorante cinque minuti prima che chiuda la cucina e il titolare, comprensivo ma fermo, arrangia una soluzione: 'Possiamo farle un’insalata'. Insalata che nel caso della Fiorentina è mista, molto mista, un fuori rosa, un separato in casa (Bove mi piace, però), un ripescato. Gli ingredienti in sé paiono molto casuali ma hai visto mai? Magari messi insieme producono un gusto nuovo e piacevole, speriamo, oppure ne esce un mappazzone.

Trovare un senso al mercato della Fiorentina è complicato: se davanti le cose potrebbero anche funzionare, in mezzo e ancora più in difesa sembra mancare tanta qualità. Resto dell’idea, per ora confermata dal campo, che la sostituzione di Milenkovic con Pongracic sia il peggior salto indietro e, confermando la difesa a tre, rischiano di mancare soluzioni non solo tra una partita e l’altra ma anche a match in corso. Se invece qualcuno è convinto che dietro ci siano le rotazioni necessarie a garantire un buon livello, auguri come a Gravina".

Il mercato non riuscito: poche cessioni e tanti esuberi rimasti al Viola Park. Lo strano caso Infantino
Se il mercato in entrata avrà rinforzato e migliorato la Fiorentina nelle gerarchie di Serie A lo scopriremo di presto....

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