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In vista della Sampdoria la Rubrica In Rosa di questa settimana è andata a scoprire il mondo di una giornalista e scrittrice che con il suo ultimo libro "Tifose" racconta un lato inedito e sottovalutato del calcio: il tifo al femminile. Marta Casanova parte dal tifo per la sua squadra del cuore, la Sampdoria, per descrivere le emozioni di una partita vista dalla donna. Non solo però perché Marta pone attenzione ad un futuro richiamo di Genova per Chiesa, la città lo accoglierebbe a braccia aperte come ha fatto con suo padre Enrico e per lui sarebbe come tornare a casa..

Innanzitutto parliamo di Marta Casanova, giornalista e scrittrice. Il tuo ultimo libro “Tifose” parla del tifo al femminile, un lato inedito e sottovalutato del calcio e cosi? Si, Tifose Le donne del calcio ( Odoya) è in libro che parla di tutte quelle donne che amano il calcio ( e anche di quelle che ci lavorano) , che non solo hanno scelto una maglia da indossare per la vita, ma che il calcio lo seguono tutto. Sono tante, in Italia come all'estero. Mi sono interessata a questo lato del tifo perché io stessa sono tifosa da tanti anni e perché effettivamente nel nostro paese questo aspetto non era mai stato realmente approfondito. Non so se sia sottovalutato, in realtà esistono gruppi riconosciuti di tifose sole donne da molto tempo: il primo risale al 1971, è il Milan Club Stella di Saronno, e da quel momento ne sono nati tanti altri, c'è addirittura un'Associazione Nazionale di donne tifose di calcio. Le ragazze che amanti del pallone sono tante e si sa, forse se ne parla meno perché comunque gli uomini rimangono di più e anche se la società cambia, c'è ancora chi guarda con "sospetto" una donna che parla di calcio, però devo dire che nel corso delle interviste che ho fatto per scrivere il libro, questo lato"discriminatorio" è risultato davvero limitato, molto marginale, nel nostro paese.

Una passione quella per il calcio che nasce da dove? La mia passione per il calcio nasce da Genova, dalla Sampdoria di Vialli e Mancini. E' stato una sorta di richiamo. La prima volta che sono andata allo stadio la Samp giocava contro il Torino, abbiamo perso 2-1, una delle pochissime partite perse nella stagione '90/'91, quella del nostro unico Scudetto. Nonostante il risultato mi sono innamorata del gioco, del tifo, dei colori, dei cori. L'atmosfera all'interno di Marassi era magica agli occhi di una bambina. Beh, lo è ancora oggi.

Un giudizio sulla Samp vista fino ad oggi? Come spesso accade oramai da un po' di anni non sappiamo mai cosa accadrà, se lotteremo per la salvezza o se potremo puntare ad un posto in Coppa. E' così anche per questa stagione. Al momento il giudizio è positivo, abbiamo avuto un momento di flessione ma ultimamente la squadra ha ripreso bene, c'è un buon feeling tra i giocatori, e i risultati lo dimostrano. Quello che ho notato è che in questo momento la squadra non molla mai, al di là del risultato. Poi vada come vada, si può anche perdere, ma da tifoso se vedi che i giocatori ci credono e fanno il possibile, allora non ci sono problemi.

Giampaolo sulla panchina della Samp come lo giudica? Lo reputo un buon allenatore, mi piace, assolutamente adatto ad una squadra come la Sampdoria. Certo, ogni tanto viene criticato dal pubblico ( da me per prima! ), ma quale allenatore è esente da critiche? A volte pare un po' testardo, e qualcuno dice che faccia fatica a cambiare modulo a seconda del gioco dell'avversario, ma il suo gioco il più delle volte si dimostra vivace.

Samp forte di un giocatore che non conosce età’ il suo bomber Quagliarella, quanto è importante? Quagliarella per noi non è importante, è fondamentale. Il che è un'arma a doppio taglio. Noi siamo felicissimi del rendimento del nostro numero 27, ma il problema è che in molte occasioni davanti dipendiamo da lui. Insomma, Quagliarella ha quasi 36 anni, magari giocherà così sino a 40 e oltre e glielo auguro di cuore, però dovremmo avere altri attaccanti su cui puntare, magari per più di una stagione. Detto questo, Fabio è un fenomeno: classe e fantasia. Non gli manca nulla.

Dall’altra parte una Fiorentina arricchita in questa sessione di mercato di un ex Samp molto forte Muriel, la pedina giusta per i viola? Muriel è senza dubbio un giocatore veloce, con un gran senso della porta, buon per voi! L'unico appunto che posso fare è che non ha rendimento sempre costante, a volte appare appesantito, ma quando è in forma è davvero pericoloso lì davanti.

Che partita sarà tra Samp e Fiorentina? Chi può dirlo. Siamo lì, ci dividono tre punti, nulla. Direi che può succedere di tutto, non saprei fare un pronostico, ma credo sarà un match divertente, quello si.

Tra i giocatori della Fiorentina chi porterebbe a Genova? Federico Chiesa. Senza alcun dubbio. E' un giocatore in costante crescita, e poi mi sembra uno serio, pochi grilli per la testa, di questi tempi non è affatto scontato. Ricorda suo padre in questo. Anche per questo mi piacerebbe vederlo nella Sampdoria. Sono cresciuta vedendo giocare Enrico Chiesa, ottimo giocatore. E per di più sono genovesi!

Un pronostico sul campionato? Beh, sulla vetta direi che ci sono pochi dubbi. La Juventus. Questo un po' dispiace perché sarebbe bello vedere una volta tanto un po' più di competizione al vertice. Dopo i bianconeri vedo il Napoli. Per il resto vedremo, la classifica è sempre corta, si passa dalla colonna di destra a quella di sinistra e viceversa in un attimo. Quella si, è la parte divertente, quando non diventa critica naturalmente!

Progetti futuri di Marta? Tante idee per la testa, quelle non mi mancano. Vedremo se qualcuna troverà la strada per diventare qualcosa di più.


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