+Europa - Stadio e mobilità. Ripensare alternative e nuovi scenari urbanistici

Di seguito, il comunicato stampa di +Europa sulla questione STADIO.
Con l'approssimarsi delle decisioni fondamentali sulla fattibilità del nuovo stadio nell'area Mercato di Novoli, in prossimità con l'aeroporto, dovremmo porci alcune domande sul futuro e sulla conseguenza di queste decisioni che verranno prese.
La prima domanda è inerente la procedura in corso: visto e considerato che l'area impegnata deve essere liberata con costi non indifferenti e che l'impegno della Fiorentina appare ondivago, sarebbe importante possedere un piano B. Ispirandosi alle migliori esperienze europee, ci piacerebbe fare riferimento alla strategia da molti anni adottata dalla conferenza dei sindaci tedeschi, nel delineare le loro strategie di sviluppo urbano: lasciare sempre a disposizione un'area libera per poter immaginare scelte diverse da quelle fino ad oggi compiute. In mancanza di una scelta definitiva della Fiorentina, dunque, non si dovrebbe abbandonare il progetto ma magari pensare anche ad altre possibili location, come alcune delle caserme dismesse od in dismissione, immaginare di avviare una consultazione di mercato per capire se possono essere interessati anche altri operatori e tutto quanto possa rendere razionale, trasparente e fluido questo importante e strategico progetto.
La seconda domanda è relativa al quartiere 2 ed al suo futuro. Questo quartiere è il secondo per popolazione e probabilmente quello a vocazione residenziale più coerente nella sua quotidianità. Ma appare dimenticato dalle immagini di futuro di Firenze che appaiono dai progetti strategici della città e dal piano strutturale. Credo sia da valutare bene il potenziale dell'area di Campo di Marte in un futuro riassetto del quartiere: ci troviamo di fronte alla straordinaria opportunità di mettere a disposizione della città, con un eventuale nuovo stadio, un grande parco sportivo, fatto di verde, impianti accessibili, aree per passeggiate, bambini, scuole. Un modello (anche questo europeo) che potrebbe assomigliare al parco olimpico di Monaco di Baviera che oggi è diventato uno straordinario parco urbano attrezzato per le attività sportive. La fine dei vincoli legati agli eventi calcistici (blocchi del traffico, limiti alla frequenza, uso esclusivo dei campini eccetera) potrebbe fare di questi straordinari spazi un vero e proprio centro motore del benessere fisico e della qualità della vita. E per questo, forse, si potrebbe ripensare il percorso della linea 3.2 della tramvia, anche ripensandone la priorità di realizzazione. Lasciare per ultima la linea che copre il secondo quartiere più popoloso potrebbe essere sconveniente e dannoso. Inoltre, i problemi realizzativi legati al passaggio lungo i viali e Bellariva, la minore importanza della linea dei viali (in termini di popolazione e servizi) rispetto a quella che traversasse il quartiere 2, potrebbero far immaginare un percorso diverso: la 3.2 potrebbe transitare nel quartiere 2 e poi dirigersi verso Gavinana lungo la direttrice Affrico - Alberti, cogliendo altre aree strategiche della città, in termini di qualità della vita e domanda di trasporti pubblici. La direttrice Gignoro-Campo di Marte sarebbe coperta comunque dalla ferria metropolitana (lì già di fatto presente anche con stazioni) e la direttrice viali-Bellariva potrebbe essere implementata nel momento in cui si può effettivamente realizzare il sottopassaggio del centro storico (opera che la renderebbe sicuramente più utile e completamente sensata).
In conclusione: l'Europa ci aiuta a pensare meglio i nostri progetti e ad ispirarci a esperienze qualificanti, non ci irrigidiamo, quando possibile, a scelte ancora modificabili se ci sono possibili alternative migliorative.