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Un caso Stadio. Questo è quello che si configura secondo il direttore del Corriere Fiorentino, Roberto De Ponti, che in un commento pubblicato sul suo giornale ha parlato dei non-rapporti tra il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso.

Tanti saluti agli “ottimi rapporti”

“Sia chiaro, il problema non è che il numero uno della Fiorentina sia tornato a casa sua - scrive De Ponti - dopo avere nel frattempo inaugurato il Viola Park, ma che non si sia mai formalmente incontrato con Dario Nardella, e tanti saluti agli «ottimi rapporti» che il sindaco di Firenze si premura di sottolineare ogni volta che si parla di Fiorentina e di stadio. Il problema, quello vero, è che di un confronto con il club viola l’inquilino ormai in scadenza di Palazzo Vecchio ha comunque bisogno”.

Il cerino in mano a Nardella

Questo “perché nel nuovo Franchi - e nel rinnovato Padovani - la Fiorentina dovrà giocarci, almeno sulla carta. In poche parole: Commisso ha tenuto fede alle proprie intenzioni, quelle che “lo stadio nuovo? Non chiedete a me, io i miei soldi li ho già spesi per il centro sportivo”, lasciando così il cerino in mano a Nardella: lui il Franchi lo ristrutturerà comunque, camminando però nel vuoto sul filo come un equilibrista”.

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