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Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Nel corso di una diretta YouTube sul canale di ViolaFun, l’ex portiere e dirigente della Fiorentina Giovanni Galli ha avuto modo di spaziare su tanti argomenti centrali dell’attualità viola, dal futuro della panchina al tema portieri.

‘Per l’allenatore della Fiorentina è necessario comprendere la piazza di Firenze per fare bene’

“Le parole di Italiano di ieri sono un saluto? Si possono leggere in tante maniere, ma quando uno dice ‘ho già detto quello che penso’, si ha quasi questa sensazione. Cerchiamo di pensare in positivo e che ci possa essere qualcosa che possa ancora tenere legati tecnico e società. Sarri alla Fiorentina? Non penso che sia una questione di rapporti con la società, quanto di ciò che l’ambiente ti richiede. Italiano nel bene o nel male dei risultati li ha ottenuti e quest’anno sta mantenendo un trend positivo. Sarri non è molto empatico: o lo accetti così, o ci litighi tutti i giorni. Firenze è una piazza che per fare cose buone deve essere compresa dal tecnico. La piazza ti ama talmente in maniera viscerale che se sbagli a fare una sostituzione al 90’, il giorno dopo te lo deve dire e l’allenatore deve essere in grado di capire questo e sopportarlo. Le cose vengono dette perchè si vuole migliorare e primeggiare, non denigrare. Palladino? Un conto è il Monza, un altro Firenze. Temo che per lui sia presto. Sono sempre stato un estimatore di Tudor e potrebbe essere un allenatore adatto”.

‘Dopo gli errori commessi, mi auguro che la società viola abbia capito quale strada intraprendere’

“La proprietà della Fiorentina all’inizio può aver sbagliato anche per poca conoscenza delle strategie del nostro calcio, degli allenatori, delle strategie a tutela del patrimonio calciatori. Hanno ereditato un allenatore come Montella che aveva un’idea di calcio, andato via lui hanno preso un tecnico come Iachini, con idee opposte, che dovendo portare avanti il suo tipo di calcio ha chiesto altri giocatori. Poi è arrivato Prandelli, con un’idea ancora diversa e di conseguenza calciatori. Poi dopo il ritorno di Iachini si è passati ad Italiano…Mi auguro che queste esperienze siano servite per capire su quale strada proseguire in caso di partenza dell’attuale tecnico viola. Può anche darsi che dietro a quanto accaduto a gennaio, quando ci si aspettava di prendere determinati giocatori poi non arrivati e si è optato invece per due prestiti, ci sia una strategia ben precisa in tal senso. Così come sui calciatori attualmente in scadenza”.

‘Un percorso singolare per Martinelli e Vannucchi, difficile valutare ragazzi che non hanno mai giocato’

“Quest’anno sui portieri alla Fiorentina è stata fatta una scelta un po’ particolare. Martinelli, classe 2006, non ha fatto una partita; è sempre aggregato alla prima squadra. Allenarsi sempre coi grandi magari accelera la crescita…lo stesso sta accadendo a Vannucchi, che ha giocato un po’ con la Primavera, ha partecipato al Viareggio, prima di essere aggregato alla prima squadra. Non so quale percorso Savorani stia facendo fare ai due ragazzi. A fine stagione, o si è così convinti tramite il lavoro fatto di poter decidere il loro futuro in un modo o in un altro, altrimenti è un anno in cui si fa fatica a valutare due ragazzi che non hanno mai giocato. È singolare il fatto che siano stati tenuti ‘a mollo’ a lavorare con la Prima Squadra viola”.


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