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Fabiano Parisi Fiorentina
Parisi avanza palla al piede. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Qual è stata la grande sorpresa della formazione titolare scelta contro la Juventus? Più del nome di Gudmundsson, è stato quello di Parisi, dal primo minuto nello scontro diretto per la Champions. Non se lo aspettava nessuno, se non Fabiano stesso, che nel post partita lo ha poi rivelato. Ma perché non abbiamo visto Gosens come al solito?

Gosens non ne poteva più

La situazione dei terzini sinistri in casa Fiorentina è abbastanza limpida, dopo l'apertura del vaso di Pandora di Biraghi. Gosens è il titolare designato, Biraghi l'esubero da sbolognare a gennaio e Parisi il giovane di riserva il cui procuratore lo vorrebbe però altrove. Sempre per la vicenda dell'ex capitano della Fiorentina. Ma concentriamoci su ciò che resta. Un Gosens, chiaramente affaticato nelle ultime uscite: male a Bologna sul gol del KO e in affanno anche sul tiro di Thauvin che poi è costato altri tre punti. Il tedesco, tuttavia, è imprescindibile per Palladino. E' arrivato solo all'ultimo giorno di mercato ma è l'uomo di fiducia della difesa, l'esperienza al centro di una linea giovane (Comuzzo e Dodo) che gli affianca pure un mangia-stinchi come Ranieri. Contro la Juve è arrivata la decisione, forte, di tenerlo a riposo. E dopo un inizio difficile contro Conceicao jr, anche Parisi ne ha beneficiato.

Parisi si ri-lancia

L'ex Empoli ha più volte tagliato il campo, correndo dalla sua sinistra a recapitare il pallone direttamente a Dodˆô sull'altra corsia. In più, ha aggiunto quella spinta che serviva a Sottil per provare a sfondare negli ultimi trenta metri: un motorino, non proprio scoppiettante, ma continuo. Su e giù, uno stantuffo alimentato a diesel che ha bisogno soltanto di una scossa. Il classe 2000 sa di avere le occasioni contate avendo davanti uno come Gosens, ma non per questo si abbatte. Già con il LASK, dopo la bufera-Giuffredi, aveva tirato fuori l'orgoglio, facendo capire a società, e tifosi, che non ha alcuna intenzione di mollare al primo ostacolo. E' vero, i minuti concessigli sono ancora pochini, ma la forma fisica - purtroppo - calante di Gosens potrebbe riservargli altre chance dall'inizio. Che sono poi quelle che gli servono. Non come quando è entrava all'85' sul risultato da recuperare…

I piani scombinati a Motta

Attenzione quindi anche al 2025 di Parisi, fuori dalle voci di mercato e con la testa proiettata sulla Conference. Il bottino grosso lo lasciamo nelle mani di chi sa meglio come gestirlo, ma se non dovesse più essere così, ci sarà, e ci dovrà, essere spazio per il nuovo che avanza. Una novità talvolta disordinata, un po' scomposta, ma anche molto intraprendente. Così tanto da scombinare i piani di uno degli allenatori più organizzati del campionato. Vero, Thiago?


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