La sfida tra i 'Paperon de Paperoni' del calcio tra Occidente e Oriente: Commisso vuole festeggiare con una vittoria il suo 75° compleanno che sarà domani, gli Hartono monopolizzano lo sport globale
Sul Quotidiano Sportivo online il giornalista Giulio Mola parla di Como-Fiorentina, specificando che se da una parte vige la necessità di allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica, dall’altra c'è il desiderio di restare agganciati al treno Champions-scudetto. Ma c’è una partita nella partita che incuriosisce: di fronte non ci sono soltanto le squadre allenate da tecnici giovani e fra i più promettenti, ma anche società gestite dai due “Paperoni“ del nostro calcio, ricchissime proprietà straniere. E sono storie di successo e ambizioni.
Due proprietà con delle differenze
La famiglia Hartono ha costruito il suo impero grazie ai fratelli indonesiani Robert e Michael, e che però in riva al lago nessuno ha mai visto, diventati miliardari grazie al commercio di sigarette kretek; sponda viola, c’è Rocco Commisso, uomo Mediacom che vorrebbe festeggiare con una vittoria il suo settantacinquesimo compleanno, che sarà domani. Businessmen di oriente e occidente, uno contro l’altro, anche se il peso specifico del conto in banco pende dalla parte del club lariano. Robert Hartono, 84 anni, ha infatti un patrimonio netto stimato (dati Forbes) di 26,5 miliardi di dollari, il fratello Michael, 83 anni, di ‘soli’ 25,5 miliardi. Mentre Commisso si deve accontentare di un saldo da 8 miliardi di dollari.
La sfida tra i più ricchi
Di fatto Como e Fiorentina sono rispettivamente la prima e la seconda proprietà più ricca dell’attuale Serie A, ma gli indonesiani potrebbero tranquillamente competere anche a livello internazionale. Se infatti prendiamo in considerazione le società sportive del globo, nella top 10 troviamo due volte il cognome ‘Hartono’, all’ottavo e decimo posto di una classifica dominata dal magnate dei Los Angeles Clippers Steve Ballmer, ex Ceo di Microsoft con un patrimonio di 121 miliardi. I fratelli Hartono, investitori nella più grande banca indonesiana, hanno acquistato il Como nel 2019 per soli 200 mila euro, quando il club era in Serie D. Nello stesso anno, Commisso rilevava la Fiorentina per 170 milioni di euro. Quasi una coincidenza si potrebbe dire.