Un super Kayode si mette in bella mostra davanti a tutta Italia. Il dolce grattacapo di Italiano in vista del doppio incrocio di coppe
Senz’ombra di dubbio, la rivelazione di Genoa-Fiorentina è stato Michael Kayode, difensore viola classe 2004, venuto fuori l’anno scorso nella Primavera di Alberto Aquilani. L’estate del giovane terzino non poteva concludersi in modo migliore. Dopo essersi conquistato, prima, il ritiro al Viola Park con la Prima Squadra e poi segnando il gol decisivo nella finale dell’Europeo Under 19.
Grazie ai suoi recuperi con e senza palla, sgroppate in avanti di personalità e giocate da lasciare a bocca aperta pure i tifosi avversari, il nuovo numero 33 è stato un asso nella manica di Vincenzo Italiano, che ha ereditato i frutti del lavoro dell’attuale tecnico del Pisa. E anche Dodo, ironicamente seppur con dovizia di causa, ha elogiato il giovane calciatore, una volta chiamato al cambio. Colui che doveva partire ultimo nelle gerarchie e che invece, adesso, può ritagliarsi fette consistenti di minutaggio.
L’infortunio di Niccolò Pierozzi, d’altronde, ha messo fuorigioco (per almeno queste prime settimane) il naturale sostituto del tornante brasiliano, che – ovviamente – resterà il titolare prescelto anche in questa stagione. Una rondine non fa primavera ed è giusto che Kayode debba prendersi, sul campo, la conferma per le prossime sfide. Certo è che con l’imminente impegno di Conference League, il suo exploit del Ferraris non fa che bene ad un ambiente già molto caldo a pochi minuti dall’inizio della nuova stagione.