Cappellini: "Il secondo tempo di Verona uno spettacolo straziante, la Fiorentina non era una squadra ma undici giocatori radunati per il calcetto. Preoccupante la gestione del gruppo di Palladino"
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Il giornalista di Repubblica Stefano Cappellini ha parlato a Radio Bruno della situazione della Fiorentina, spaziando a tutto tondo su molte tematiche calde di casa viola.
‘A Verona uno spettacolo straziante, Fiorentina senza idee e spirito’
“Il silenzio della società viola oggi parla, visto anche nelle scorse settimane Pradè si era espresso. La situazione è di estrema difficoltà, non c'è volontà di arrivare ad un esonero immediato ma allo stesso tempo che le prossime gara saranno decisive. Dopo 6 mesi di lavoro la Fiorentina non può esprimere il calcio visto a Verona, col Como, ma anche prima con Torino e Monza. Una situazione negativa che è un fallimento in primo luogo dell'allenatore, che deve prendersi le proprie responsabilità ed è inevitabile che possa pagarne le conseguenze. Il secondo tempo a Verona è stato uno degli spettacoli più strazianti che io ricordi. Non sembrava di vedere una squadra ma undici giocatori radunati con la telefonata del giovedì sera per il calcetto: non c'era niente, né spirito né idee. Questo pone delle domande”.
‘Sarà dura tornare in finale di Conference League’
“La Fiorentina ha dilapidato 15 punti di vantaggio sulla Roma, un patrimonio da gestire. La squadra però si è completamente persa, oggi la squadra è sesta, il problema però è che se si pensa a dove sarà al termine del campionato… si fatica a pensare di tenere alle spalle Milan e Roma. Non penso poi sarà semplice tornare in finale di Conference, senza contare che stavolta c'è una favorita nettissima per la vittoria che il Chelsea. La Fiorentina attuale onestamente può essere eliminata da chiunque, e già ha stentato in Europa quest'anno con squadre molto modeste. La Fiorentina non può esprimersi come sta facendo attualmente”.
“Preoccupato dalla gestione degli uomini da parte di Palladino, soprattutto in una squadra importante come la Fiorentina, oggi un tecnico deve saper utilizzare al meglio tutti gli elementi della rosa e farli sentire importanti e motivarli. La Fiorentina ha ceduto tanti calciatori che fino a poco fa erano dentro al progetto, erano nelle rotazioni pur senza essere Maradona. Non sto capendo la gestione di Fagioli, in un momento di estrema difficoltà a centrocampo, e lo si tiene in panchina. Sono arrivati buoni giocatori dal mercato, che possono dare una grande mano. Riproporre il centrocampo Cataldi-Mandragora mi è sembrato un voler per forza insistere per dimostrare di aver ragione, mi è sembrata una forma di accanimento".