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La notte di Beltran. Finalmente. Contenti, felici di questa serata europea, per la Fiorentina ma anche per lui. Uno che fin dal primo giorno, anche senza trovare il gol, si era presentato umile e con la voglia di fare. Le stesse virtù viste in campo ieri sera, unite a due gol pazzeschi (il secondo davvero da togliersi il cappello). 

I problemi che doveva superare Beltran

E non c’entra solo l’avversario di livello sicuramente basso. A Beltran occorreva ambientarsi, sbloccarsi, liberarsi anche del fatto di essere stato un acquisto costoso, motivo questo che non può non pesare sulla sua testa. Pagato tanto, giovane relativamente e catapultato in un calcio totalmente diverso. Si vedono i miglioramenti nei movimenti, nell’entrare nel vivo del gioco, nel capirsi di più con i compagni di squadra. Nazionale argentino, scusate se è poco, eredità pesante sulla spalle ma anche il temperamento e l’atteggiamento giusto di chi ha fame e obiettivi da raggiungere. 

Adesso, dopo la Conference League, Beltran dovrà cominciare a rispondere presente anche in campionato. Cominciando dalla prossima a Roma con la Lazio. Toccherà sicuramente a lui, almeno speriamo, dopo la prestazione di ieri, e considerato anche il momento buio di Nzola, l’uomo che manca veramente all’appello. Ancora è presto per dire che Italiano ha trovato il suo centravanti titolare, ma sicuramente la strada è quella giusta. 

Calciatori decisivi? 

Così come, finalmente, stiamo vedendo il vero Ikone e sprazzi di Sottil. Calciatori che, se continueranno così, potranno davvero portarsi sulle spalle, assieme a Gonzalez, il peso dell’attacco viola tanto bistrattato fino ad oggi. Che sia un nuovo inizio offensivamente parlando? Lo speriamo davvero. Intanto, davanti, qualcosa all’orizzonte cominciamo ad intravederlo. E quel qualcosa è sempre più a tinte argentine. Finisce in goleada il giovedì europeo. Ed è bello tornare a vincere 6 a 0 al di là dell’avversario: segnare e vincere sono due fattori che fanno sempre bene. 

 


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