Esame di maturità: Fiorentina, se vuoi diventare grande devi chiudere in bellezza. 48 giorni da vivere in apnea

La Fiorentina si prepara al suo esame di maturità: 7 partite di campionato e almeno 2 (speriamo 5) partite di Conference League, nelle quali si decideranno le sorti della stagione. La squadra di Palladino ha ritrovato fiducia e ha dato continuità agli ultimi risultati contro le “big”: adesso, però, torna l'incubo di tutto il campionato, ossia una trafila di sfide contro le piccole.
Sì, la stessa Fiorentina che ha battuto Juventus e Atalanta consecutivamente, andando poi a pareggiare a San Siro col Milan (rischiando per ampi tratti di vincere), è la stessa squadra che ha raccolto solo un punto contro il Monza, non con poca fortuna: ci volle il primo gol di Gosens in maglia viola, su calcio d'angolo, allo scadere. Ora però non è il tempo dei rimpianti, l'unico focus deve essere l'immediato futuro e le sette partite di campionato rimanenti più il cammino europeo da completare.
Le sette partite, sulla carta, sorridono alla Fiorentina: delle squadre in bagarre europea, la Viola ne affronterà solo due, ossia la Roma all'Olimpico alla 35sima giornata e il Bologna in casa alla 37sima. Che, tuttavia, sarebbero le due squadre più in forma del campionato (o perlomeno, del girone di ritorno). Detto questo, le restanti 5 partite si dividono in 4 scontri contro squadre che cercano la salvezza (nell'ordine: Parma in casa, Cagliari fuori, Empoli in casa e Venezia fuori), e infine l'ultima giornata, contro l'Udinese, squadra che occupa il nono posto in classifica e che prevedibilmente non si giocherà un granché in questo finale di stagione. Se è vero quindi che la Fiorentina ha cinque avversarie di livello (e ambizioni) inferiore, è altrettanto vero che le precedenti partite con le “piccole” hanno visto spesso una Fiorentina in crisi, che non è riuscita ad esprimere il suo gioco.
In tutto ciò, un'altra importante precisazione: le altre squadre che lottano per un posto europeo non hanno altri impegni contemporanei, come invece lo ha la Fiorentina con la Conference. Il Bologna, a dire il vero, dovrà affrontare una semifinale di ritorno contro l'Empoli (che sembra più una formalità) ed un'eventuale finale, che sarebbe il 14 maggio… appena 4 giorni prima della sfida contro la Fiorentina. L'impegno europeo della Viola, invece, andrà ad occupare due partite col Celje (10 e 17 aprile), due eventuali semifinali (data da definire) e l'eventuale finale il 28 maggio, a pochi giorni dall'ultima di campionato, una partita che per la Fiorentina potrebbe ancora pesare molto.
48 giorni da Celje alla finale, nel mezzo 10 eventuali partite. Un rush finale da vivere al cardiopalma e un esame che la Fiorentina non può bocciare, se vuole diventare grande.