L’identikit del centravanti perfetto
Che a Vincenzo Montella non piaccia il centravanti “antico”, non è certo una novità. L’attaccante di un metro e novanta tutto istinto e nervi in area di rigore praticamente non è mai rientrato nei piani tattici dell’aeroplanino. Forse solo Luca Toni fu un’eccezione nel suo ritorno in riva all’Arno alla prima stagione in assoluto di Vincenzo Montella sulla panchina viola.
In principio fu Jovetic, poi Giuseppe Rossi per la categoria di “falsi nueve”. Bacca e Kalinic, i due centravanti utilizzati da Montella al Milan hanno caratteristiche diverse dai due ex viola, ma restano comunque attaccanti di manovra a cui piace lavorare con la squadra (più a Kalinic di Bacca) ed allo stesso tempo effettuare tagli imprevedibili per le difese affersarie (più Bacca di Kalinic).
L’idea del nuovo centravanti che porterà la Fiorentina ai nastri di partenza del campionato 2019/20 dovrebbe essere un mix di tutto ciò. Abbastanza forte fisicamente (caratteristica in cui scarseggia un po’ Giovanni Simeone) ma allo stesso tempo abile tecnicamente e in grado di leggere ed eseguire trame di gioco belle ed efficaci.