Un silenzioso e inaspettato interprete al centro del palco viola
A volte poco considerato, a volte ultima scelta nel centrocampo di Italiano quando le alternative erano ben altre, a volte quasi dimenticato. Ci sono giocatori che, però, senza mai una parola fuori posto sgomitano e fanno il loro sporco lavoro, guadagnandosi sul campo lo spazio e i minuti.
Sembra il caso di Alfred Duncan, tra i pochi reduci di quella Fiorentina che fu la prima di Rocco Commisso a Firenze nella stagione 2019-20. Circa 17 i milioni per strapparlo definitivamente al Sassuolo. Tra poche presenze e il prestito al Cagliari, il ghanese non ha mai trovato grande continuità in maglia viola, complice la grande concorrenza che ha trovato nel suo ruolo.
In questo inizio di stagione, però, le cose sembrano andare diversamente. Italiano, orfano dei muscoli di Amrabat, si è spesso affidato a lui a centrocampo per supportare Arthur o Mandragora. E i numeri di Duncan non sono affatto male: 8 partite, un gol e 3 assist.
Contro il Lecce angolo per Nico di testa: gol. Contro l'Atalanta cross per Quarta di testa: gol. Contro il Frosinone cross per Nico di testa: gol. Un copione interessante che porta frutti e punti alla Fiorentina di Italiano, figlio di una visione di gioco per niente scontata dell'ex Sassuolo. A contendergli il posto c'è Mandragora, considerando Arthur e Maxime Lopez a confronto per l'altra maglia in mediana, ma l'ex Torino poco ha fatto in questo inizio di stagione per risultare favorito nel testa a testa con Duncan.
Le partite sono tante e tutti giocheranno (e stanno giocando). Una rinascita come quella del ghanese però, viste anche le sue caratteristiche, potrebbe essere molto importante per il gioco di Italiano.