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"Se mi sento in discussione? Da voi (giornalisti ndr) sì, dalla società no". L'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, sente di avere le spalle non coperte, di più, in questo momento. E probabilmente è anche giusto così per tutta una serie di ragioni che è anche facile elencare. Il fatto che abbiamo giocato solamente quattro partite, ad esempio, ma anche il calendario non certo benevolo, le prestazioni positive della squadra in quasi tutte le gare giocate, l'aver completato una rosa a campionato già iniziato e altre ancora.

Al di là di questo Montella non ci sta a finire nel mirino neanche per quello che è successo a Parma con l'Atalanta, segnatamente negli ultimi 25 minuti (recupero compreso) della sfida. Contro chi ha criticato le proprie sostituzioni, in particolar modo Giovanni Galli, ecco che sciorina dati e soprattutto ribadisce un concetto: "Chiesa ha avuto un risentimento e ha chiesto il cambio. Nessun allenatore può lasciare in campo un giocatore così, con il rischio di farlo star fuori per due mesi. Mi innervosisce il fatto che questo tipo di commenti sia arrivato da un ex calciatore...". Polemica dura, se vogliamo, ricca d'orgoglio, che ha animato questa vigilia.

Andando oltre tutte queste parole, è arrivato il momento di rispondere sul campo, sia da parte del tecnico che da parte della squadra. Anche se, possiamo ribadirlo e su questo punto ha ragione, Montella non verrà messo in discussione neanche, e speriamo proprio che non succeda, se dovesse arrivare un altro risultato non totalmente positivo.


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