Mandragora né carne né pesce cerca il vestito migliore. Ma guai a fare paragoni
Mediano, mezzala: qual è la posizione migliore in campo per Rolando Mandragora? Difficile ad oggi trovare una sfida in cui il classe ’97 ex Torino abbia davvero fatto la differenza. Senza dubbio il campano è sembrato più a proprio agio a fianco di Amrabat nella gara col Verona, offrendo anche un assist. Quasi totalmente fallimentari gli esperimenti in cabina di regia contro Empoli, Udinese, Basaksehir, Atalanta e Lecce.
Mandragora ha fatto meglio nelle due sfide contro gli Hearts, segnando un gol in entrambe. Al di là del livello modestissimo degli scozzesi, il giocatore è apparso un po’ più partecipe nel ruolo di mezzala, arrivando al tiro in modo pericoloso e con discreti tempi di inserimento. Il contributo complessivo però dell’ex capitano dell’Under 21 azzurra è povero finora in termini di concretezza nelle due fasi. Poco propositivo ed impreciso in costruzione, spesso molto molto falloso ed in ritardo nel presidio del centrocampo.
Precisa la scelta di Italiano di dare continuità al calciatore napoletano, ma con scarsi risultati per quanto concerne il rendimento. Impietoso ad oggi il confronto con l’ex viola Lucas Torreira. Assolutamente da evitare, almeno per il momento, ogni forma di paragone con l’uruguaiano, del quale in rosa avrebbe dovuto prendere il posto. L’impatto dei due giocatori non è paragonabile sotto ogni aspetto e nella zona nevralgica del campo restano lacune evidenti per la Fiorentina.