L'emergenza esterni sposta l'attenzione sul modulo: dal 4-2-3-1 al 4-4-2 c'è vita, specie se gioca Parisi
I moduli non fanno il calcio e le partite non si vincono con i numeri. Ma se c'è una cosa evidente nel KO di Reggio Emilia è stato il passaggio - a gara in corso - dal 4-2-3-1 con Brekalo al 4-4-2 con Parisi sopra Biraghi. Il primo, il croato, è stato già venduto e - giustamente - non ha nessuna intenzione di impegnarsi più di tanto. Il secondo, il capitano, resta e resterà un calciatore mediocre e ha estremamente bisogno di qualcuno che lo copra quando sale.
Quel qualcuno - come era già stato appurato qualche tempo fa - è Fabiano Parisi. Sotto dal Sassuolo, Italiano lo ha messo in campo per passare al 4-4-2, col doppio esterno sulle fasce. Biraghi ha così potuto sovrapporsi a Parisi (e viceversa) e Ikoné… vabbé lui è un caso a parte. Ma detto ciò, in questa situazione di emergenza, senza Gonzalez e Kouamé, il cambio modulo può lenire parzialmente le ferite della rosa. Magari anche subito con il Bologna, dato che in gara secca sarà fondamentale non andare sotto dopo dieci minuti come si è visto in Emilia.