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Alla Fiorentina arriva un buon difensore, che in prospettiva potrà diventare molto forte. Arriva l’alternativa di Biraghi. Arrivano due calciatori di esperienza, non giovani, ma che serviranno: Bonaventura e Borja Valero. Più il primo del secondo sarà utile, probabilmente. Arriva Callejon, grandissimo calciatore di 33 anni, che guadagna un botto di soldi e che porterà velocità ed esperienza. Ma non potrà giocare a tutta fascia come Chiesa.

A proposito di Chiesa, se ne va alla Juventus (come dicevamo da tempo) per una cifra attorno ai 60 milioni. Chi se ne importa come vengono pagati, è il calcio di oggi questo. Casomai parliamo del resto, della modalità, della squadra a cui è stato ceduto, della ‘non linea dura’ della società viola che l’ha data vinta in tutto e per tutto al calciatore, e al padre. Avevamo capito che mai si sarebbe scesi sotto i settanta-ottanta milioni, che non avevamo bisogno di soldi. Beh, non è andata esattamente così. La Fiorentina chiude questa sessione di mercato, a cazzotto, con sessanta milioni incassati e circa una quindicina spesi. Parlando chiaramente degli acquisti e delle cessioni di spessore. Senza dimenticare però il gran mercato dello scorso gennaio. Diciamo che si fa pari, o quasi.

Ma non è questa la questione. Non faremo torto a nessuno nel dire che ci aspettavamo di più. Con un allenatore (scelto da Commisso, non da noi) che ha chiesto a più riprese un centravanti e un regista. Non sono arrivati né il centravanti né il regista. Con una gestione del caso Chiesa e di quella fascia da capitano che mai e poi mai doveva finire sul suo braccio, che ha messo in luce quanto ancora, questa Fiorentina, dal punto di vista dell’organizzazione abbia tanta volontà ma poca esperienza. Eppure c’è un Antognoni, che almeno su queste cose, dovrebbe farsi sentire ed essere ascoltato, altrimenti che ci sta a fare? Serve anche per questo uno della sua esperienza, del suo valore. Uno che di maglie numero dieci, di bandiere, di fasce da capitano, se ne intende.

Diciamocelo francamente, questa Fiorentina oggi non è da Europa League. Almeno 8-9 squadre sono più forti. Poi, alle volte, i pronostici vengono per fortuna sovvertiti. E, qualcuno, adesso ci potrà dire che il ‘vero’ mercato sarà fatto a gennaio. Ci sta. Ma ci saremmo aspettati qualche giovane di prospettiva in più (Ricci?), qualche vecchietto in meno e qualche strategia più chiara. A meno che, davvero, come con i Della Valle la vicenda stadio non abbia frenato le intenzioni e le ambizioni di Commisso. Uno che, lo racconta la sua storia, dagli errori ha sempre imparato. Essere a Firenze, in questi giorni caldi, può essere stata una buona palestra. Perché qualcosa da cambiare c’è e in fretta. Noi ci fidiamo di lui, uno a cui non piace perdere. E non piacerà nemmeno essere ricordato per aver venduto Chiesa alla Juventus.


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