Lo strano caso di Matija Nastasic: invisibile nella Fiorentina, ma punto di riferimento per la Serbia
Nell’ultima amichevole giocata dalla nazionale serba, Matija Nastasic è partito titolare nella vittoria contro l’Ungheria. Sostituito da un altro giocatore della Fiorentina, Aleksa Terzic, il centrale classe ’93 ha giocato più di un’ora. Un minutaggio che paradossalmente quasi da solo eguaglia quello avuto a Firenze durante tutta la stagione. Dall’arrivo in estate, infatti, le presenze dell’ex Schalke 04 si contano sulle dita di una mano. Appena 5 uscite dove, tra l’altro, il n°55 non aveva neanche brillato. Utilizzato in una delle prime partite contro l’Inter si era fatto scappare Dzeko in rete. Nelle gerarchie di Vincenzo Italiano, è -senza discussione- ultimo tra i centrali di difesa. Tant’è che a volte gli è stato preferito persino l’adattamento di Lorenzo Venuti da terzino. Sicuramente, nel suo scarsissimo minutaggio hanno inciso gli svariati acciacchi fisici e una condizione non ottimale che Nastasic si porta dietro dagli ultimi anni. Anche in Germania l’anno scorso, dove era retrocesso in Zweite Bundesliga, le sue apparizioni stentavano. Tutto ciò aveva portato anche a qualche voce di un possibile trasferimento da Firenze già nello scorso gennaio.
In nazionale, però, il serbo si trasforma. Nonostante non giochi mai con la maglia viola e, nell’ultimo periodo, non era stato neanche tra i convocati causa infortuni vari, la Serbia lo chiama ogni volta. Affidandogli anche la fascia da capitano. Insieme all’altro viola Nikola Milenkovic guida la difesa che l’inverno scorso ha costretto il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai playoff per il mondiale. Non ci sarà quindi da meravigliarsi se a novembre, quando non vedremo l’Italia faticare al caldo del Qatar, Matija Nastasic guiderà il suo paese nella competizione di calcio più importante del pianeta. E forse, per il settimo giocatore col più alto ingaggio della Fiorentina (grazie alla bellezza di 1,6 milioni a stagione) non sarebbe più di tanto una sorpresa.