Beata tranquillità
La Fiorentina è a Moena, nella vallata della Val di Fassa, dove in qualsiasi periodo dell'anno si respira aria buona e tanta tranquillità. Agli ordini di mister Vincenzo Italiano la squadra viola ha da poco cominciato il suo classico ritiro pre-campionato.
Tranquillità dicevamo. Un clima che nelle ultime settimane non si è respirato di certo in casa Fiorentina, alla vigilia di quella che è stata più volte rinominata come la stagione del riscatto per la squadra e la società gigliata. Prima il turbolento addio di Gattuso, dopo solo 21 giorni dalla firma sul contratto. Poi la rincorsa verso Vincenzo Italiano e l'estenuante trattativa con lo Spezia per l'allenatore bianconero. Poi la vicenda Ribery, con le parole amare del giocatore francese dopo un rinnovo non arrivato e la delusione per un comportamento della società, a detta del numero 7, poco rispettoso. Infine un altro addio, anche questo tutt'altro che tranquillo, quello di Antognoni, ufficializzato venerdì ma con le acque che si erano cominciate a muovere già da diversi giorni. Le parole successive alla vicenda poi, hanno fatto il resto.
Una tranquillità che non si respira da tempo. E che invece servirebbe per preparare al meglio la prossima stagione. Che quella dell'Unico 10 sia stata l'ultima querelle a tinte viola di questo periodo, perché la squadra di Italiano ha bisogno di tutt'altro clima.