Il punto sulla PRIMAVERA: Aquilani porta a Firenze la Supercoppa con un calcio propositivo. Finalmente Andonov, Lucchesi la sorpresa. Bianco e Distefano in rampa di lancio. E Agostinelli…
Dopo aver vinto due volte di fila la Coppa Italia Primavera, Alberto Aquilani si è concesso il lusso di trionfare anche in Supercoppa. La vittoria ai rigori contro l’Empoli ha permesso alla Fiorentina di riportare a Firenze un trofeo che mancava dal 2011. Dieci anni fa Mister Buso sconfisse la Roma all’Olimpico grazie a Campanharo, Babacar, Acosty e compagni. Un’avventura in crescendo quella dell’ex calciatore viola Aquilani, che dopo la salvezza della passata stagione quest’anno tenterà di agganciare il treno playoff. Il calcio propositivo e molto tecnico del mister romano, che fa del palleggio e della manovra ariosa i propri marchi di fabbrica, sta permettendo alla Primavera viola di ottenere una crescita progressiva. Al momento la Fiorentina dista 3 punti dal sesto posto, ma deve recuperare ben due partite, rinviate a causa dei protocolli Covid. In Coppa Italia i ragazzi gigliati hanno già centrato i quarti, e sfideranno la Spal, cercando di arrivare in fondo per confermare le tre vittorie consecutive del trofeo.
Porta e difesa
Tra gli elementi maggiormente in mostra figura il portiere bulgaro classe 2003 Andonov. Il ragazzo arrivato dal Levski Sofia deve ancora compiere 18 anni ed ha dovuto attendere parecchio prima di poter debuttare in viola, a causa di una serie di beghe burocratiche che ne hanno rallentato il tesseramento. Ottimi riflessi, leadership e discreta struttura, il portiere di Sofia è un elemento da seguire. Nota lieta il rientro di Lucchesi dalla Juventus. Il difensore fiorentino, mancino, alto e longilineo, ha le stigmate del regista difensivo ed evidenziato tempismo del gioco aereo. In crescita anche Davide Gentile, ex Benevento, che va veloce sulla fascia destra e certamente ha molti margini di miglioramento dal punto di vista tecnico e tattico.
Centrocampo e trequarti
Al centro del campo ha un altro passo Alessandro Bianco, giunto al momento di dover salire di livello per potersi testare in modo solido. Mezzala o centrale di centrocampo, il piemontese ha gamba, qualità, cattiveria e grande intelligenza. Ottimi segnali anche da Corradini, regista che possiede un sinistro educato e calcia molto bene piazzati e rigori. Il centrocampista umbro è un tassello fondamentale per Aquilani. Ha struttura possente Krastev, ma il suo ritmo appare ancora fin troppo compassato. Il bulgaro è elemento su cui la dirigenza viola ha puntato molto con la recente estensione del contratto, ma dovrà offrire prestazioni di altro spessore per emergere. Ha debuttato in Serie A Filippo Distefano, autentico jolly dalle trequarti in su.
E l'attacco?
Veloce, scaltro, tecnico, vorace: Distefano piace anche ad Italiano che gli ha già concesso la passerella che non dimenticherà mai. Talvolta impiegato anche come mezzala offensiva, è un prospetto molto interessante. Leader tecnico e carismatico Vittorio Agostinelli, che fa della tecnica sopraffina e della forza nelle game le proprie prerogative. Il ragazzo pugliese ha senza dubbio colpi oltre la media, ma dovrà imparare a gestire il proprio temperamento e a mettere continuità nelle prestazioni per fare l’ultimo scalino. Grezzo ma promettente l’esterno offensivo ex Chievo Egharevba, finora in grado di incidere a sprazzi. Il versatile attaccante viola ha ancora molto da lavorare sui movimenti senza palla ed anche sotto il profilo tecnico, ma ha dalla propria parte un fisico eccellente e doti aerobiche notevoli. Ci si aspetta di più dal romeno Munteanu, attaccante dotato di grande tecnica e doti balistiche ma che va troppo a corrente alternata. La Fiorentina ha fiducia nel giocatore ex Viitorul, non capace fino a questo momento di imporsi in Italia in modo decisivo. Le qualità non mancano al ragazzo di Vaslui, ma l’intensità e la concretezza delle sue prestazioni al momento desta delle perplessità.