Parisi, un investimento che la Fiorentina non può ignorare. Nuovi orizzonti per il giocatore ma servono risposte
Urge un cambio di passo da parte di Fabiano Parisi. La prima annata in viola del terzino campano classe 2000 è stata in chiaroscuro, nonostante tutti i buoni auspici e l’operazione conclusa con l’Empoli in tempi rapidi da parte della Fiorentina, fortemente convinta dell’acquisizione del terzino. Parisi ha faticato ad imporsi, chiuso dall’ingombrante presenza di capitan Biraghi e rallentato da un difficile impatto con una piazza molto diversa da quella in cui aveva militato nelle precedenti tre stagioni. Il mancino viola ha comunque chiuso la stagione con 21 presenze da titolare.
Talento sì, ma occorre trovare concretezza
Il potenziale del laterale mancino non è in discussione, e le qualità di Parisi sono evidenti sul piano della spinta, della personalità e dell’intraprendenza. Tuttavia il nativo di Solofra dovrà assolutamente crescere sul piano mentale e della tenuta nell’arco dei 90 minuti, oltre che migliorare e parecchio la propria attitudine difensiva e l’attenzione e l’applicazione in fase di ripiegamento. Sono stati ricorrenti gli errori nelle letture difensive da parte del giocatore, alcuni rivelatisi fatali per la Fiorentina.
Quello in arrivo sarà un anno chiave per il calciatore
Parisi non è stato facilitato da un impiego altalenante e la poca continuità gli ha impedito di trovare il proprio centro in maglia viola. Con l’arrivo di Palladino sulla panchina viola, Parisi potrà anche agire da quarto o quinto a sinistra, protetto da una difesa a 3 e molto più libero di esprimere la sua cilindrata sulla corsia mancina. Starà poi al calciatore riuscire ad imporsi e dimostrare di valere un posto in pianta stabile alla Fiorentina, alzando il livello ad ormai quasi 24 anni di età ed essendo perciò entrato nel pieno della propria carriera.