Le nostre PAGELLE: Ranieri, due errori e buonanotte, giocare a tre con questi uomini è un suicidio (sportivo). Applausi per Kean
De Gea: 6 Primo tempo difficile per il portiere della Fiorentina, nel senso che arrivano tre conclusioni verso la sua porta e finiscono tutte in rete. Poco da dire sui colpi di testa di Retegui e De Kateleare, forse (e sottolineiamo forse) avrebbe potuto fare qualcosa di più sul terzo tiro di Lookman. Da non sottovalutare però la distanza ravvicinata della conclusione del nazionale nigeriano e il fatto che la palla passi tra le gambe di Cataldi prima di terminare alle sue spalle. Nel finale tiene vive le speranze di pareggio con due begli interventi di piede.
Martinez Quarta: 5,5 Il solito bomber quando si ritrova sotto la porta dell'Atalanta, il solito difensore all'acqua di rose quando è chiamato a contenere. Quando qualche allenatore si accorgerà che, molto probabilmente, il ruolo di centrale arretrato non è il suo, sarà troppo tardi.
Ranieri: 4,5 Posizionamento sbagliato sul gol dell'1-1 di Retegui. De Kateleare gli salta in testa sul 2-2. E buonanotte così. Pongracic: SV.
Biraghi: 5,5 Fra i tre dietro forse è il meno peggio, ma è pur sempre un giocatore che non ha mai giocato in questo ruolo e che aveva già difetti in fase difensiva che non è che se li sia tolti nel frattempo.
Dodo: 5,5 Dopo un discreto inizio con un paio di buone cavalcate, c'è da parte sua la palla persa ingenua e alla fine anche sanguinosa nel recupero del primo tempo: da qui parte l'azione del 3-2 dell'Atalanta. Si spegne alla distanza
Cataldi: 6 Sfrutta le sue doti di chiusura e di interdizione per metterli a disposizione della squadra. Prova a raggiungere Lookman sul 3-2 atalantino e sembra averlo chiuso. Purtroppo però non è così, perché l'attaccante nerazzurro converge e conclude rasoterra mettendo la palla sotto alle gambe dell'ex Lazio e in fondo al sacco. Adli: SV.
Mandragora: 6,5 Intelligente sullo 0-1 per la Fiorentina. Non si fa prendere dalla frenesia di calciare dal fuori area e mette dentro un pallone morbido preciso sulla testa di Gosens. Quello che nasce dopo è tutto frutto della sua scelta iniziale. Importante contributo suo anche sul secondo gol, perché dal suo sinistro arriva un'altra bella palla al centro, sfiorata da Gosens e tramutata in rete dal ‘solito’ Kean. Purtroppo regala una punizione all'Atalanta, episodio intorno al quale è girata molto la partita, perché è quella del 2-2 momentaneo. Richardson: 5,5 Appena entrato subito un giallo per lui non il modo migliore per iniziare la gara.
Bove: 5,5 Si fa ammonire nei primi minuti e questo lo condiziona. Saltato secco da Lookman non può fermarlo intenzionalmente nell'azione del primo pareggio dell'Atalanta. Però è bravo nella gestione del pallone e nello scarico nell'azione del secondo vantaggio gigliato e fa anche tanto nel lavoro di raccordo e nelle due fasi di gioco. Sottil: 5 Ha ancora grandi problemi di scelta delle giocate da fare. Le sbaglia quasi tutte.
Gosens: 6 Bene dalla metà campo in su perché è l'unico che riesce a supportare Kean ed ha anche due occasioni per poter far male alla sua ex squadra. Ma non contiene le iniziative di Bellanova quando si trova a coprire, specialmente nel secondo tempo.
Colpani: 5 Samuel Beckett si sarebbe lanciato dicendo che stiamo aspettando Godot. Più prosaicamente stiamo aspettando almeno un abbozzo di quel giocatore che abbiamo visto a Monza e che è rimasto lì. Ikone: 5 I lampi contro il Monza sono già messi in archivio per ritornare al solito standard personale.
Kean: 7 Inizio di stagione migliore di qualsiasi rosea previsione con cinque gol in sette partite tra Serie A, Conference e Nazionale. Davanti a questi numeri c'è poco da dire. E la sua prestazione non è che finisce con la rete del 2-1 viola, ma c'è anche un palo esterno colpito nel primo tempo, corsa, attacco della profondità e creazione costante di pericoli alla retroguardia nerazzurro.
Palladino: 5,5 Ci sono due Fiorentine, quella che attacca è in grado di fare cose interessanti e lo abbiamo visto nei primi 45 minuti in cui i viola sono andati in vantaggio due volte e hanno contenuto bene l'Atalanta. Detto e ribadito il fatto che dal mercato non sono arrivati gli uomini giusti per impostare una difesa a tre come avrebbe voluto il tecnico, insistere su questa soluzione avendo a disposizione Quarta, Ranieri e Biraghi, vuol dire aver voglia di suicidarsi sportivamente. In questi casi qui bisogna essere sufficientemente umili e intelligenti per dire “Va bene, così non posso giocare, proviamo altro”.