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Settimana importante per la stagione della Fiorentina quella che si è aperta ieri e che vedrà la Viola incontrare prima il Panathinaikos in Conference League e, poi, il Napoli al Maradona in Campionato. Per parlare di questi appuntamenti, abbiamo contattato in esclusiva Salvatore Bagni, ex calciatore, tra le altre squadre, di Napoli, Inter e della Nazionale italiana. Oggi osservatore e talent scout, ha risposto alle nostre domande.

Due parole sulla situazione di Palladino. Firenze è divisa tra chi lo vorrebbe mandare via per diversi motivi, a cominciare dalla mancanza di gioco, e chi ricorda che i risultati sono in linea con le aspettative e migliori addirittura, fin qui, rispetto a quelli degli anni passati?

“Ecco, queste persone mi devono dire perché con 45 punti dovrebbero mandarlo via. Forse credevano che la Fiorentina potesse arrivare tra le prime 3-4 del nostro Campionato. In realtà non è ancora detta l’ultima parola in proposito, ma chi ci credeva fino in fondo? Ci stanno i periodi in cui le cose non vanno e perdi, come la Viola, 3 partite di fila. Anche il Napoli ha vissuto un febbraio negativo. Ma poi le squadre si riprendono. 

Forse ci si era illusi dopo le 8 vittorie di fila? Ma le partite sono 38, non 8. L’onda cambia, ci sono le coppe e tanti altri ostacoli. Escludendo il Bologna, che si sta confermando come sorpresa positiva della nostra Serie A, sulla carta 5-6 squadre son più forti della Fiorentina”. 

Domenica alle 15 c’è Napoli-Fiorentina: che partita si aspetta?

“Con Kean sarà un’altra Fiorentina, lo stesso Beltran che lavora tanto dietro la prima punta ne troverà giovamento. È una partita aperta, non semplice sicuramente per il Napoli, anche perché, se i viola vogliono giocare una coppa anche l’anno prossimo, devono puntare a vincere. Non possono scendere in campo per il pareggio”.

Dopo le operazioni in entrata ed in uscita della Fiorentina a gennaio, pensa che il 3-5-2 visto col Lecce sia più adatto alle caratteristiche dei giocatori, rispetto al 4-2-3-1?

“Se hai Dodò e Gosens è più naturale schierarsi a tre dietro. Il brasiliano ama più attaccare che difendere, ma entrambi quando spingono fanno male. Il tedesco nell’Atalanta faceva anche tanti goal, l’azione contro il Lecce che li ha visti protagonisti non mi ha sorpreso affatto”.

Come si gestisce un giovane di talento come Comuzzo, che a gennaio il Napoli ha fatto di tutto per acquistare? È giusto alternarlo tra i titolari e non titolari?

“Alla fine del mercato il Napoli ha cercato Comuzzo, i primi obiettivi erano però Garnacho (che il Manchester United non ha mollato) e Danilo (che ha deciso poi di tornare in Brasile). Quindi, il Napoli ha tergiversato e solo alla fine è andato forte su Comuzzo. A quel punto la Fiorentina ha fatto benissimo a sparare alto. Non so però se il Napoli lo cercherà di nuovo anche in estate. Ad un certo punto è stato vicino, tanto che Rafa Marìn era dato ad un passo dal Villarreal.

Fa bene Palladino ad utilizzarlo così. È giovane, deve aspettare il suo turno con calma, l'età è un fattore importantissimo dalla sua parte. Farà una grande carriera. Ma domenica mi aspetto la Fiorentina a tre dietro e con lui titolare”.

Qualche pensiero da Napoli su Folorunsho?

“È una buonissima mezzala, è giusto che sia andato via, aveva avuto troppo poco minutaggio. Può fare benissimo alla Fiorentina. Doveva scegliere tra giocare o vincere senza giocare e lui, essendo un calciatore, ha scelto la prima strada”.

Chiudiamo con la Conference League che giovedì torna per la Fiorentina. Un pronostico sulla trasferta in Grecia contro il Panathinaikos?

“Il calcio estero io lo conosco bene (sorride, ndr), è il mio lavoro da tanti anni. Ci si lascia spaventare dal nome del Panathinaikos, ma non è più la compagine greca di una volta. Quindi, non dico che la Fiorentina vincerà facile, perché poi le porto male, ma passerà il turno, di questo ne sono convinto. La squadra gigliata in coppa può ripetere il percorso virtuoso dei due anni precedenti, anche perché la qualità della manifestazione non è altissima. Resta da capire se ci punteranno come primo obiettivo rispetto al Campionato, oppure no”.


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