Fagioli: "E' difficile spiegare i motivi per cui ho lasciato la Juve, club dove sono cresciuto. Firenze è stata la mia prima scelta"
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Nel corso della sua conferenza stampa di presentazione, il nuovo centrocampista della Fiorentina Nicolò Fagioli, rispondendo alle tante domande, ha trattato vari argomenti:
“Sono il ragazzo tranquillo e sereno che vedete adesso, molto felice di essere qua. Il periodo che ho passato non è stato un bel periodo ma ora sono spensierato e felice di iniziare questa mia nuova avventura. Se sento la pressione di essere il miglior acquisto? No assolutamente, anche perche sono stato l’ultimo acquisto”.
"E' difficile spiegare i motivi per cui ho lasciato la Juventus"
Qualche parola anche sul rapporto con Motta: "È difficile da spiegare quali sono stai i motivi a venire via dalla Juventus. Sicuramente qualcosa non ha funzionato in me nelle ultime partite che ho giocato quest’anno. Non voglio star qui a commentare se era giusto o meno che restassi spesso in panchina. A Gennaio penso di aver capito di dover cambiare ambiente per tornare a trovare minutaggio, avevo voglia di giocare anche perchè lo scorso anno sono stato per mesi fermo. Ho scelto di prendere un’altra strada rispetto alla Juve, sono molto contento che la Fiorentina abbia deciso di puntare su di me“.
“La mia volontà è stata, sin da subito, quella di venire a Firenze”
Ha poi spiegato: “Non so quanto sia realmente servito ma sono stato il primo a chiedere di poter accontentare la mia volontà di venire a Firenze, e per fortuna negli ultimi minuti siamo riusciti a concludere la trattativa nel migliore dei modi. E’ stato emozionante e bello: adesso sono felice di essere qui”.
“Non è mai facile lasciare un club dove sei cresciuto”
Ha poi parlato anche del suo addio alla Juventus: “Al di la che sia la Juventus o altre squadre, lasciare una società in cui sei stato per tanti anni non è mai facile. Lasci persone che conosce da tempo, un ambiente che frequenti da quando sei bambino. Mi ha fatto piacere incontrare Spalletti l’altra sera contro l’Inter, ma non abbiamo parlato di calcio”.