Beltran: "Ambientarmi a Firenze è stato più facile grazie agli altri argentini della squadra. River Plate? Avrei voluto salutare i tifosi in modo diverso"
L'attaccante della Fiorentina Lucas Beltran si è raccontato a Fox Sports, in un'intervista che potete leggere in anteprima per l'Italia su Fiorentinanews.com: “Da piccoli tutti noi cominciamo più o meno a capire cosa ci piace fare, nel mio caso già a sei anni iniziai a giocare a calcio a scuola con i miei compagni. Crescendo ho avuto l'opportunità di trasferirmi al River Plate ed è stato in quel momento che capii che sarei diventato un calciatore. Non fu una scelta facile, perché mi allontanai dalla famiglia e dagli amici, ma la feci seguendo il cuore".
Gli ultimi momenti al River Plate
Beltran ha raccontato gli ultimi mesi da giocatore del River Plate: "Vincere un titolo con il River era il mio sogno, esserci riuscito mi ha dato una felicità immensa. Questa estate si dicevano tante cose sul mio futuro, anche il mio procuratore mi aveva informato che c'erano delle offerte, ma la mia testa in quel momento era solo al River. L'ultima partita a Porto Alegre, quando uscimmo dalla Copa Libertadores, fu molto triste perché tutti noi credevamo molto in quella competizione. Mi sarebbe piaciuto salutare i tifosi in un altro modo".
Gli insegnamenti di Gallardo e Demichelis
Il Vichingo ha poi spiegato che cosa ha imparato dai suoi allenatori Gallardo e Demichelis: “Le indicazioni erano molto simili, entrambi si concentravano molto sull'adattamento e la posizione in campo. Demichelis magari mi chiedeva di tenere un po' di più la palla, mentre Gallardo puntava più sulla verticalizzazione. Io credo che un giocatore sia pronto per giocare in una squadra di un certo livello quando sa reggere i ritmi della partita, adattandosi a tutti i suoi momenti".
Il rapporto con gli altri argentini della Fiorentina
Infine Beltran è tornato sulla Fiorentina, parlando del suo rapporto con gli altri argentini della squadra: “Siamo in quattro: io, Martinez Quarta, Gino Infantino e Nico Gonzalez. Grazie a loro adattarsi è stato molto più facile, passiamo tanto tempo insieme e andiamo spesso a cena. Quando possiamo guardiamo le partite del River Plate, in caso contrario andiamo subito a controllare il risultato”.
TRADUZIONE A CURA DI FIORENTINANEWS.COM