Ranieri: "Batistuta è stato unico, nemmeno Haaland lo accosterei a lui. Dissi ai miei giocatori di silenziare il Camp Nou e cosa fece Bati col dito?"
L'ex allenatore della Fiorentina, Claudio Ranieri, attualmente si ritrova a vivere un momento di distacco dal calcio. Giunto all'età di 72 anni potrebbe aver concluso definitivamente la propria carriera da allenatore anche se il suo telefono, a dire il vero, continua a squillare.
Nel frattempo su La Gazzetta dello Sport, trova il modo di elogiare e di magnificare le doti di un certo Gabriel Omar Batistuta, che ha avuto con sé in squadra proprio durante il suo periodo di Firenze: “Mi viene in mente la sua leadership. Batigol era fantastico. Prima della semifinale di Coppa delle Coppe in casa del Barcellona, dissi al squadra: in questi stadi è bello giocare, ma lo è di più segnare e silenziare i 90 mila spettatori. Cosa fece allora Batistuta? Prima segnò il gran gol dell'1-1, poi con il dito zitti il pubblico del Camp Nou”.
E poi su un confronto Vlahovic-Batistuta: “Dusan è un centravanti fortissimo, mi piace davvero tanto. Mi chiedo ancora come si faccia a metterlo in discussione quando non segna per tre partite. Tutti gli attaccanti vivono momenti nei quali la palla non entra. Poi si sbloccano e non si fermano più, proprio come Vlahovic. Ma non facciamo paragoni tra epoche diverse. Batistuta è stato un nove unico: nemmeno Haaland accosterei a Bati. E parliamo di un bomber che nel City di Guardiola realizza caterve di gol”.