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Gewiss Stadium, Bergamo, ore 18. Oggi è il giorno di Atalanta-Fiorentina. La sfida, valida per l'ottava giornata di Serie A, che torna dopo due settimane di sosta, è indubbiamente tra le più interessanti dell’intero weekend calcistico italiano. Ma rispetto alla scorsa stagione, le aspettative sono ben diverse. Non tanto a livello di risultati, dove vive la speranza di poter ripetere ancora successi contro i nerazzurri, quanto ad atteggiamento delle due squadre in campo. Le prime uscite della Dea e della Viola hanno già lasciato indizi importanti sul loro cammino.

“Non mi sono mai dimenticato dell’Atalanta. Questa è una squadra forte, anche se ha adottato strategie diverse in certi casi. Sono sempre pericolosi, sotto tutti i punti di vista”. Così ha parlato Vincenzo Italiano nella conferenza stampa dell’antivigilia della gara. E sono parole che riassumono perfettamente la percezione dei nerazzurri. Meno spettacolarità, più pragmatismo. Meno ‘estetismo’, più concretezza e risultati. La scorza non cambia e Gasperini ha un’idea di calcio chiara e ben delineata, ma questa è un’Atalanta che ha saputo reinventarsi in una situazione di maggiore incertezza. Si trovano anche nuovi fattori di imprevedibilità, come i soli tre gol subiti in sette gare.

Inevitabilmente, è cambiata anche la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Anche qui si può parlare di un calcio meno bello e frizzante, ma non ci sono risultati molto entusiasmanti a fare da contraltare. Se l’Atalanta è già parzialmente sbocciata, la ‘nuova’ Viola deve ancora emergere e (ri)trovare la sua identità. Anche in questo caso, tuttavia, lo spirito guida non è andato perso: ricerca dell’occasione con una fitta rete di passaggi, tanto possesso palla e tentativo di immediato pressing quando non si ha la sfera. Certo, ad ora non è una Fiorentina efficace quanto l’edizione 2021/22, ma non è neanche da ricercare nel passato. Sarà un ibrido, che però deve ancora venire a galla.

In un contesto ancora incerto e poco chiaro, è difficile delineare con fermezza i fattori che la Fiorentina può sfruttare per fare ancora male a Bergamo. Molti di essi sono ereditati dal successo contro il Verona, una bozza di rinascita dopo un mese complicatissimo. La nuova reinterpretazione tattica, questo ‘simil 4-2-3-1’ che si è rivelato efficace per battere i ragazzi di Cioffi, può essere un punto di ripartenza. Così come Kouamé, l’attaccante più in forma del momento e un punto guadagnato sull’imprevedibilità, e una solida coppia di difensori centrali, qualunque essa sia, perché anche Martinez Quarta, ultimamente, si è rimesso sulla retta via.

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