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Terracciano: 5,5 Il primo tiro della Lazio finisce dentro e non era propriamente irresistibile. E il secondo? Dentro pure quello. Il terzo finisce sulla traversa (e menomale perché anche stavolta sarebbe stato fatto secco). Al quarto arriva la prima parata. Poi arrivano altre due conclusioni che puntualmente finiscono la propria corsa in fondo al sacco. In serate come questa non ti resta che interrogarti su come sia strano il destino, talvolta, per un portiere.

Dodô: 5,5 Sfidarlo in velocità non è propriamente la più bella idea che ti possa passare per la testa. Ne sa qualcosa Zaccagni, che pure lento non è. La stessa qualità che l'ex Shakhtar ci mette nei ripiegamenti difensivi e nelle coperture, manca però stranamente quando ha il pallone tra i piedi. Limitati gli inserimenti offensivi e un calo evidente nel finale.

Martinez Quarta: 4,5 Si presenta all'appuntamento come uno dei giocatori più in forma della squadra viola, ma, incredibile a dirsi ma vero, basta un tocchetto da dietro di Zaccagni per spostarlo e lasciare il via libera all'attaccante laziale per il 2-0. Ci prova a rifarsi con un colpo di testa nel finale del primo tempo, ma Provedel si trasforma in Superman (tutti noi li troviamo) per togliere la sfera da sotto la traversa. Altre disattenzioni nella ripresa, sbaglia il tempo e Immobile colpisce la traversa. Sullo 0-4 è invece ancora a capire che cosa sia successo.

Igor: 5 Serata complessa, con tanto di altro giallo sulle spalle che lo limita. Milenkovic: 5 Messo nel mezzo e fatto girare come una trottola in occasione del terzo gol, coi compagni che restano colpevolmente a guardare. Basta un lancio in mezzo all'area per metterlo fuori causa anche sulla quarta segnatura.

Biraghi: 5 Batte 15 mila angoli (e i corner sono suoi sia da destra che da sinistra), mette altri due o tremila cross dalla trequarti, ma il risultato è sempre quello, ovvero il nulla: la palla o è corta e finisce per sbattere sempre sugli avversari o è lunga e difficilmente rigiocabile.

Bonaventura: 5 Incomprensibile la scelta di non calciare praticamente con la porta davanti nella parte finale del primo tempo, impossibile capire cosa gli sia passato per il cervello in quell'esatto momento. La lucidità che lo contraddistingueva sembra essersi andata a prendere una bella vacanza. Maleh: SV.

Amrabat: 5 Il colpo di testa del nazionale marocchino non è di quelli proverbiali, però non si può saltare così poco e concedere di conseguenza a Vecino la possibilità di colpire a pochi passi dalla porta viola. Una deviazione quella dell'uruguaiano che basta e avanza per fare secco Terracciano. Purtroppo invece sta diventando una specialità prendersi un bel cartellino giallo, tanto che alla prossima giornata non ci sarà per squalifica. Perde anche un paio di palloni pericolosissimi, insomma 'na serataccia ahó. Barak: 5 Scarso contributo alla causa e non è la prima volta purtroppo.

Mandragora: 5,5 Un tiro, veramente degno di questo nome, è quello che fa partire lui al 45'. Solo che una leggera deviazione, beffarda di un avversario, manda il pallone a sbattere sulla traversa a Provedel strabattuto. Resta una giocata isolata in un contesto piuttosto nebuloso.

Ikone: 5 Sparare sulla croce rossa non è uno sport nobile e ce ne tiriamo fuori. Facciamo notare come sbagli scelte spesso e volentieri e quando si trova a calciare verso la porta avversaria il risultato è mediocre (come la sua prestazione). Gonzalez: 5,5 Partenza con liscio incorporato a porta sguarnita (anche se su pressione di un avversario), poi sinistro sparato alto dal limite. Fantastico controllo e morbido pallonetto all'89'...e la palla finisce fuori. C'è la volontà di fare bene, manca sempre qualcosa nell'esecuzione.

Jovic: 5 Calamita sui suoi piedi due palloni d'oro nei primissimi minuti di gioco, ma o becca il portiere avversario o spara alto da distanza ravvicinata. Altro colpo di testa al 66' dal limite dell'area piccola, ma nemmeno così ce la fa a centrare la porta. Chi sperava che la gara di Edimburgo gli avesse cambiato la stagione (come il sottoscritto) deve ricredersi, ahinoi, in fretta.

Kouame: 5,5 Parte bene in entrambi i tempi. Costruisce un'occasionissima ad inizio ripresa, anticipando Provedel. Però anche per uno che è straripante atleticamente come lui, è difficile incidere. Saponara: SV.

Italiano: 4,5 "Mister, permette, lei ci ha fatto prendere quattro pappine, sia gentile". Probabilmente in molti si ricorderanno questa frase famosa del film "l'allenatore nel pallone". Ecco, stavolta Italiano nel pallone lo è stato davvero, davanti ad un professore come Sarri che è un po' come la Kryptonite per lui.

 

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