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Il giornalista e tifoso viola Marcello Mancini, firma de La Verità, ha parlato a Lady Radio toccando varie tematiche dell'attualità della Fiorentina ed esprimendosi ad ampio raggio, dal futuro tecnico viola fino alla gestione di Italiano.

‘Le parole di Sarri si possono interpretare in vari modi, prendere Aquilani o Palladino è più semplice’

“Sono sempre stato favorevole all'arrivo di Sarri alla Fiorentina, sarebbe l’ideale ma penso si tratti di una soluzione molto illusoria. A Sarri bisogna dare una squadra vera, non viene qui con le scommesse e i calciatori da recuperare. Nel parco giocatori viola il 70% penso che cambierà. Per questo sarebbe più semplice prendere un tecnico come Palladino o Aquilani, coi quali si dovrebbe ricominciare, non dico scommesse ma poco ci manca. Significherebbe allestire una squadra con ambizioni e non credo la società viola voglia ingaggiare Sarri. Le parole di ieri di Sarri si possono interpretare in tanti modi, sia come un’apertura che come una chiusura. Mi sembra che sia un po’ lui a far tutto, senza che nessuno gli apra le porte. La Fiorentina smentì sdegnata di averlo cercato ed invece era vero, riprova di come le dichiarazioni ufficiali vadano soppesate”.

‘Italiano ha fatto un lavoro più che positivo, ma una permanenza ora non avrebbe più senso, ecco perchè’

“Tutto dipende dall’esito della finale e non vedo alternative. La situazione sembra nebulosa, in caso di risultato sfavorevole, non so cosa accadrà, la Fiorentina sembra un po’ impreparata, senza piena coscienza di ciò che debba programmare. Questo è anche normale perchè è venuto a mancare Barone da poco, ed era una figura importante. In caso di vittoria l’entusiasmo sarebbe completamente differente: due film del tutto diversi con percorsi opposti. Della Conference io mi sarei anche un po’ stancato. Non immagino una permanenza a sorpresa di Italiano, benchè non abbia la fila fuori dalla porta e questo non perchè non sia valido. È stato un buon allenatore, avrebbe potuto anche continuare ma sono già stati messi dei punti che ora non si possono e devono togliere. Ha tenuto su una squadra mediocre, una Fiorentina capace di fare prestazioni devastanti e poi cadere con tonfi fragorosi. Logico che certe scelte possano lasciare perplessi, è inevitabile, ma non vanno ad intaccare un lavoro più che positivo. Un’eventuale permanenza di un anno, per dire, non avrebbe senso, mentre sarebbe impensabile programmare altri 3 anni con Italiano, col contesto che si è venuto a creare. E non ci illudiamo che le cose possano cambiare se la Fiorentina vincesse la Conference League”.

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