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Si è appena conclusa la doppia sfida tra Fiorentina ed Inter andata in onda a quattro giorni di distanza l’una dall’altra. Per commentare le due gare e, soprattutto, analizzare i progressi gigliati, FiorentinaNews.com ha contattato Massimo Paganin. L’ex giocatore dell’Inter (ma con due anni passati nella Primavera viola) è oggi commentatore Mediaset e vice di Paolo Nicolato, attuale CT della Lettonia.

Lei ha seguito i due match tra Fiorentina ed Inter a distanza di pochi giorni. Trova giusti ed equi i risultati venuti fuori dalle due sfide?

“Sì, per tutte e due. La Fiorentina si è aggiudicata la sfida di andata giustamente con un risultato netto, con l’Inter che ha approcciato male la gara ed è apparsa svuotata mentalmente. Le scelte di Palladino sono state perfette, con la Viola che ha potuto attaccare gli spazi in contropiede ed i nerazzurri che non hanno mai tirato in porta. 

Nella sfida di Milano, al di là degli errori arbitrali (l’Inter è fortissima sui corner, ma quello da cui è nato il goal non c’era, come non c’era il rigore per i gigliati), frutto di valutazioni non oggettive, la squadra di Simone Inzaghi ha giocato una bellissima partita, colpendo anche due legni e collezionando diverse occasioni importanti. Ma la Fiorentina sta crescendo e lo farà ancora anche grazie ai nuovi acquisti, ai quali va concesso un pochino di tempo”.

La gara di lunedì, come ha fatto notare giustamente anche lei, è stata densa di episodi da moviola, ma su tutti il pallone uscito di quasi mezzo metro da cui è nato il calcio d’angolo che ha sbloccato la partita. Si possono accettare degli errori così evidenti in un mondo come quello di oggi che vive di tecnologia in ogni aspetto della vita quotidiana, o vanno cambiate le regole del Var? 

“Che sia un errore è un dato di fatto e su errori oggettivi il Var dovrebbe poter intervenire sempre, anche perché nessuno si sarebbe lamentato se avesse tolto l’angolo. La linea di fondo non è importante come la linea di porta che è analizzata dalla goal line technology, ma bisogna comunque assolutamente correggere il protocollo a livello internazionale”.

La scelta di Palladino di confermare la stessa formazione (a parte Comuzzo squalificato) di quattro giorni prima, nonostante i tanti potenziali titolari (soprattutto nuovi, va aggiunto per onestà intellettuale) a disposizione, può spiegare, almeno in parte, la sconfitta gigliata?

“Col senno di poi, sì, ma Palladino avrà pensato di poter imbrigliare nuovamente l’Inter con quel disegno tattico, per sfruttare le ripartenze. I nerazzurri, stavolta, gliel’hanno impedito adottando delle contromisure, con un approccio alla partita ben diverso, tanto da denotare un atteggiamento ottimo, specie nei primi 45 minuti, di grande aggressività, che ha avuto la meglio su una Fiorentina troppo bassa. 

È vero che c’erano dei nuovi arrivati da pochissimo nella Viola, ma essi si ambienteranno un po’ alla volta. Palladino li potrà inserire piano piano”.

Fagioli ha esordito nel secondo tempo giocando uno scampolo di gara come trequartista dietro a Kean ed un altro come centrocampista centrale. In quale posizione di campo può rendere al massimo?

“Alla Juve ha giocato in entrambi i ruoli, ha una grande capacità di verticalizzare il gioco, conosce alla perfezione le linee di passaggio. È un giocatore chiave per dare profondità alla manovra, quindi può fungere sia da play che da trequartista. 

Per me è una mezzala naturale, meno bravo difensivamente parlando perché non è un interditore, ma bravissimo a legare il gioco. La sua posizione dipenderà anche dal sistema di gioco che Palladino, bravo con tanti moduli, adotterà. L’allenatore ex Monza ora con i nuovi avrà davvero l’imbarazzo della scelta”.

Pongracic, dopo mesi di anonimato e di guai fisici, si è ripreso la titolarità del ruolo nella difesa della Fiorentina. Si aspetta una grande seconda parte di stagione da parte sua?

“È importante per lui alzare il livello delle prestazioni, vista la competizione con Comuzzo e gli altri difensori viola. Ci si aspetta molto da questo ragazzo, per rimanere titolare deve garantire delle ottime performance. Questo non è facile quando cambi maglia, ma il croato ha dimostrato di avere delle ottime qualità. Ora deve dimostrare di poter garantire un rendimento costante (senza alternare grosse prestazioni a passaggi a vuoto), che è la cosa più importante e difficile nel tempo”.

Chiudiamo con la prossima partita della Fiorentina che sarà in casa contro il Como. Non ci sarà Kean che, ammonito lunedì sera da diffidato, sarà squalificato. Palladino ad esplicita domanda dopo la fine della partita ha detto che sia Beltran, che Zaniolo, che Gudmundsson si possono adattare al ruolo di prima punta. Qual è la sua opinione sull’argomento?

“Zaniolo nell’Atalanta effettivamente ha fatto anche il falso nueve, però ritengo che sia Beltran quello che ha più le caratteristiche per fungere da prima punta. Comunque lo può fare pure Zaniolo, che ha un fisico importante ed è molto bravo tecnicamente. 

Nessuno dei tre ama giocare spalle alla porta e subire l’intervento del difensore, ma Palladino adatterà il gioco, con degli esterni che attaccheranno la profondità ed il centravanti adibito più a legare il gioco”.

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