Il paradosso di una qualificazione che nessuno vuole. Ad Atene (anche) per cancellare ogni minimo rimpianto di un campionato che aveva tanto da offrire
Sembra un paradosso: la Fiorentina si è appena qualificata per la Conference League per il terzo anno di fila, ma nessuno vuole andarci. Mercoledì l'occasione è troppo importante per pensare di accontentarsi ancora una volta solo del pass per la terza competizione europea: c'è un trofeo che manca da troppo tempo da portare a Firenze e un biglietto per l'Europa League da staccare.
La Conference può e deve stare stretta a una Fiorentina che per due anni di fila è arrivata in finale del torneo continentale. Serve fare un passo in avanti, a partire da Atene. Un passo avanti che, ampliando la visione, si poteva fare anche attraverso il campionato. Basta prendere in considerazione che la squadra di Italiano potrebbe ancora staccare il pass per l'Europa League attraverso la Serie A, con la squadra che ha la testa sulle coppe ormai da qualche settimana.
Con un'improbabile sconfitta della Lazio contro un Sassuolo già retrocesso e una Fiorentina vincente del recupero contro l'Atalanta, infatti, i viola aggancerebbero la Lazio e grazie a una miglior differenza reti si qualificherebbero ottavi alla fine del campionato.
Una Serie A che poteva dare tanto ai viola, che hanno lasciato indietro punti importanti. Al momento il quinto posto, che vuol dire Champions League, dista solo 9 punti, con la Fiorentina che ha una partita da recuperare proprio contro l'Atalanta ferma al quinto posto. Ad Atene per sollevare quella tanto sognata coppa, ma anche per tornare tra le grandi.