Paquetà non è un bidone ma una grande occasione per il salto di qualità della Fiorentina
“Vengo anch’io, no tu no”. Se la telenovela appena iniziata tra la Fiorentina, il Milan e Lucas Paquetà dovesse avere una canzone in sottofondo, sarebbe quella del mitico Enzo Jannacci. Infatti, appena uscito il nome del giocatore brasiliano, in molti hanno esclamato: “Paquetà? Ma Pe in do’?”
Cattivi pensieri. Quando venne acquistato dal Milan, Lucas Paquetà o Lucas Tolentino all’anagrafe, il Mago doveva essere il grande colpo per la società rossonera. Dopo un avvio tra luci e ombre derivate dalla sua fisicità, Paquetà aveva ben impressionato con la maglia del Flamengo diventando un asso portante della società rossonera. Peccato che, dopo quella bicicletta che fece sognare i rossoneri in molti l’abbiano considerato un bidone.
Everywhere. A Milano una frangia di tifosi ben nutrita lo considera un giocatore che non vale gli oltre trentacinque milioni spesi. A Firenze, invece, qualcuno si fa condizionare dalle ultime prestazioni. Eppure l’abbiamo visto con Pedro, un giocatore catapultato in un calcio nuovo, insolito con un allenatore non capace di saperlo valorizzare. Paquetà ne ha cambiati tre di allenatori.
Leonardo. L’ex dirigente del Milan, ora al Paris Saint Germain stravede per Lucas Paquetà e ha ragione. Paquetà è un centrocampista duttile, capace di coprire ogni zona di riferimento del campo e l’ha già ben dimostrato. Grazie a mister Muricy Ramalho (colui che lo fece esordire ndr), Lucas è cresciuto tanto per poi maturare al Flamengo e proprio l’ex Milan vorrebbe portarlo a Parigi.
Occasione. Paquetà alla Fiorentina è una occasione unica. Perché? Perché non è vero che c’è Gaetano Castrovilli nello stesso ruolo. Uno come Paquetà, nel 3-5-2 di Iachini, può benissimo giocare come mezzala proprio insieme al virgulto viola. Castrovilli è dinamico, Paquetà più lento ma anche creativo e potrebbero stare benissimo insieme a Erick Pulgar coadiuvati dai due esterni Lirola/Dalbert e Federico Chiesa.
Trequarti. Lucas Paquetà può fare il trequartista, dove nasce, ma il meglio di sé lo può dare come mezzala. Quindi, il prossimo allenatore della Fiorentina potrebbe anche spostare il fenomeno Gaetano Castrovilli sulla trequarti e far agire Paquetà come interno di centrocampo. Ha piedi buoni, grande tecnica, qualità e e sa inserirsi. Con la rosa attuale un ipotetico centrocampo potrebbe essere Pulgar-Duncan-Paquetà.
Le critiche non servono davanti a una qualità già mostrata in lungo e in largo. Firenze e la Fiorentina potrebbero essere il grande salto per un giocatore ancora non troppo conosciuto in Italia. Non chiudiamo le porte. Vengo anch’io? Sì tu si.
Cattivi pensieri. Quando venne acquistato dal Milan, Lucas Paquetà o Lucas Tolentino all’anagrafe, il Mago doveva essere il grande colpo per la società rossonera. Dopo un avvio tra luci e ombre derivate dalla sua fisicità, Paquetà aveva ben impressionato con la maglia del Flamengo diventando un asso portante della società rossonera. Peccato che, dopo quella bicicletta che fece sognare i rossoneri in molti l’abbiano considerato un bidone.
Everywhere. A Milano una frangia di tifosi ben nutrita lo considera un giocatore che non vale gli oltre trentacinque milioni spesi. A Firenze, invece, qualcuno si fa condizionare dalle ultime prestazioni. Eppure l’abbiamo visto con Pedro, un giocatore catapultato in un calcio nuovo, insolito con un allenatore non capace di saperlo valorizzare. Paquetà ne ha cambiati tre di allenatori.
Leonardo. L’ex dirigente del Milan, ora al Paris Saint Germain stravede per Lucas Paquetà e ha ragione. Paquetà è un centrocampista duttile, capace di coprire ogni zona di riferimento del campo e l’ha già ben dimostrato. Grazie a mister Muricy Ramalho (colui che lo fece esordire ndr), Lucas è cresciuto tanto per poi maturare al Flamengo e proprio l’ex Milan vorrebbe portarlo a Parigi.
Occasione. Paquetà alla Fiorentina è una occasione unica. Perché? Perché non è vero che c’è Gaetano Castrovilli nello stesso ruolo. Uno come Paquetà, nel 3-5-2 di Iachini, può benissimo giocare come mezzala proprio insieme al virgulto viola. Castrovilli è dinamico, Paquetà più lento ma anche creativo e potrebbero stare benissimo insieme a Erick Pulgar coadiuvati dai due esterni Lirola/Dalbert e Federico Chiesa.
Trequarti. Lucas Paquetà può fare il trequartista, dove nasce, ma il meglio di sé lo può dare come mezzala. Quindi, il prossimo allenatore della Fiorentina potrebbe anche spostare il fenomeno Gaetano Castrovilli sulla trequarti e far agire Paquetà come interno di centrocampo. Ha piedi buoni, grande tecnica, qualità e e sa inserirsi. Con la rosa attuale un ipotetico centrocampo potrebbe essere Pulgar-Duncan-Paquetà.
Le critiche non servono davanti a una qualità già mostrata in lungo e in largo. Firenze e la Fiorentina potrebbero essere il grande salto per un giocatore ancora non troppo conosciuto in Italia. Non chiudiamo le porte. Vengo anch’io? Sì tu si.
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