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Dopo i due passi falsi commessi a Monza e col Torino, la Fiorentina deve necessariamente aggrapparsi a qualcosa per uscire dalle sabbie mobili in cui si trova al momento. 4 punti persi inspiegabilmente, giocando male, lasciando solo un vago ricordo di quel filone di otto vittorie consecutive che aveva fatto ben sperare i tifosi viola nella prima metà di stagione. Come se non bastasse, la prossima partita sarà uno scoglio decisamente importante per Palladino e i suoi uomini, che dovranno affrontare una trasferta proibitiva a Roma contro la Lazio.

Questo è il secondo momento di crisi vissuto dalla Fiorentina in stagione: il primo si risolse, proprio contro la Lazio in casa, grazie ad un cambio modulo e l'inserimento di Gudmundsson nelle rotazioni, che trovò due gol (su rigore) e portò i tre punti a casa. Domenica prossima si può già parlare di necessità di una Lazio-bis, ossia di uno scossone che deve necessariamente arrivare quanto prima possibile. A maggior ragione, se si considera che la Lazio (in attesa della partita di oggi contro l'Hellas) ha già un vantaggio di tre punti sui viola, che potrebbero diventare sei a seconda del risultato odierno: perdere il treno delle qualificazioni in Europa potrebbe essere disastroso. Ultimamente l'Olimpico, per la squadra di Baroni, non è certo un fortino, dato che l'ultima vittoria casalinga della Lazio è arrivata il 5 dicembre (in Coppa Italia contro il Napoli): tuttavia, l'ultima vittoria esterna della Fiorentina è stata quella di Como, il 24 novembre

Serve, ad ogni modo, una scossa all'ambiente viola: anche Gosens, dopo la partita col Torino, ha sottolineato il malumore generale dello spogliatoio, commentando che da queste situazioni “se ne esce solo restando uniti”. E allora qualcosa si è disunito? Forse la Fiorentina paga una pessima gestione “dietro le quinte” di un allenatore inesperto in piazze di questo calibro, forse paga la testardaggine nelle scelte di alcuni giocatori che non hanno ancora dato un apporto degno di nota: uno su tutti Colpani, voluto peraltro proprio da Palladino. Potrebbe allora essere il momento di tuffarsi sul mercato: un'idea sarebbe quella di andare forti su Man, lasciato in panchina da Pecchia oggi forse proprio perché c'è aria di mercato. Giocatore dalle caratteristiche diverse rispetto a Colpani, nel senso che eccelle in ciò che sta mancando al Flaco: salta l'uomo e vede la porta. Investimento da fare.

Per evitare di buttare via una stagione, serve uno scossone, che sia in panchina, in campo o sul mercato: che arrivi prima di domenica, però.

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