QUANDO IL RISULTATO E' L'UNICA COSA CHE CONTA
Scusate per la citazione di juventina memoria (dalla frase di Boniperti), ma nel calcio in fondo, non c'è verità più grande. La Fiorentina di Pioli non gioca certo un calcio spumeggiante, anzi. I viola faticano tremendamente a segnare e in molti casi, anche a creare occasioni da gol degne di essere chiamate tali. Però a detta dell'allenatore, sono stati solamente due i casi in cui i viola hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità: il primo tempo contro il Torino all'Olimpico e il primo tempo contro il Sassuolo al Mapei Stadium. La Fiorentina è lenta nello sviluppo della manovra e in avanti, mette in atto azioni pericolose solamente quando riesce a pressare alta il rispettivo avversario con molti uomini.
Ma andando ad analizzare nello specifico il match contro il Parma, nella prima frazione di gara, la Fiorentina non ha giocato un primo tempo indegno. Spesso i due centrali viola Pezzella e Vitor Hugo erano a pressare gli attaccanti e i centrocampisti del Parma addirittura nella trequarti ducale. Segno di grande abnegazione e voglia di fare risultato, non c'è dubbio. Poi i gigliati incappano nei soliti costanti problemi che affliggono la formazione di Pioli da un anno e mezzo. Poca velocità, pochissime verticalizzazioni e tempi di gioco spesso sbagliati. Succede quindi che Inglese al primo tiro la mette dentro e alla Fiorentina rimane...il panettone di traverso. Come trasformare una prestazione (o meglio un primo tempo) abbastanza buona in una prestazione decisamente negativa. Perchè in fondo, agli occhi di tifosi e addetti ai lavori, l'unica cosa che conta sono solamente quei due numeri impressi sul cartellone luminoso che fa da guardia alla Curva Ferrovia.