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Josip Brekalo. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Josip Brekalo. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Nella Fiorentina ci sono alcuni giocatori che ancora non si sono potuti esprimere al meglio per vari motivi. Tra questi ci sono l’esterno d’attacco Josip Brekalo, arrivato a gennaio dal Wolfsburg e ancora a secco di gol con la maglia viola, e il portiere Olivier Christensen, approdato questa estate a Firenze dopo l’esperienza all’Herta Berlino. Per parlare dei due giocatori provenienti dalla Bundesliga Fiorentinanews.com ha interpellato in esclusiva l’esperto di calcio tedesco, agente FIFA e mental coach Mauro Cesarini.

Sig. Cesarini, iniziamo da Brekalo. L'esterno croato è arrivato alla Fiorentina a gennaio dal Wolfsburg ma stenta ancora a carburare. Come mai secondo lei? E quando potremo vedere il Brekalo visto a Torino due stagioni fa? “Brekalo è un giocatore che sicuramente non è partito al top, ma si tratta di un profilo che nell’arco di un intero campionato può sempre migliorare rispetto alle prove messe in campo fino ad ora. Sono del parere che comunque alla fine potrà portare il suo contributo alla Fiorentina. Non so precisamente quali fossero le aspettative della Fiorentina al momento dell’acquisto del giocatore dal Wolfsburg, ma parliamo di un attaccante di rendimento, che ha qualità e che nel parco di esterni della squadra viola potrà tornare sicuramente utile. Lui ha già dimostrato in Italia di far bene, quindi ritengo che all’inizio di una stagione e dopo poche partite sia ancora presto per giudicarlo”.

Parliamo di Christensen: l'ex portiere dell'Herta Berlino, che purtroppo si è infortunato in questa settimana ha giocato poche gare e ancora non lo abbiamo potuto valutare completamente. Che tipo di portiere è? Quali sono le sue caratteristiche migliori a suo parere? È favorevole all'alternanza con Terracciano? “Su Christensen posso dire che non ha fatto male in Germania. Purtroppo l’anno scorso l’Herta Berlino era abbastanza malandata tanto da fare una retrocessione piuttosto marcata. Lui è un portiere che ha tra le sue caratteristiche migliori la reattività tra i pali. Poi è discreto con i piedi. Infortunio a parte, sono del parere che in questo momento Italiano gli stia dando fiducia alternandolo con Terracciano, anche se secondo me in porta prima si definisce un titolare meglio è. Si rischia altrimenti di perderli tutti e due. Christensen ha delle buone qualità di base, e anche Terracciano dà garanzie. Non siamo di certo davanti a due giocatori top, ma è importante che il tecnico viola li stia valutando e che, quando il portiere danese tornerà disponibile, decida al più presto il da farsi”. 

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