Ad un giorno dalla sfida casalinga contro il Genoa di Gilardino, l’allenatore del Torino Ivan Juric ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il tecnico croato ha parlato delle ambizioni europee dei granata, questo un estratto delle sue parole:

“Abbiamo perso Miranchuk e Singo, abbiamo il problema Djidji che si deve operare di nuovo. Si è visto a Milano che abbiamo patito. Sono arrivati giocatori un po' da tirare fuori il meglio: Soppy era fuori rosa e ha giocato poco, ma siamo convinti che abbia le caratteristiche giuste. Il russo non ha giocato molto, arriva anche per l'operazione di Djidji ma è giovane. Da Zapata ci aspettiamo quello degli anni passati, non quello degli ultimi due anni. Con queste componenti, se siamo al massimo siamo a posto; altrimenti siamo un po' meno. Obiettivi europei? E' difficile dire che lottiamo per l'Europa...Al posto di chi? Noi dobbiamo fare una partita per volta: devi avere un obiettivo, ma la vedo dura fare ancora di più. Dobbiamo lavorare come pazzi e vedere dove possiamo arrivare. Le mie sensazioni le prendo come buone auspicio. Buongiorno che decide di rimanere, c..zzo va bene. Ho chiesto a Zapata di darci uno spessore umano sulle piccole cose, quelle cose per le quali abbiamo perso tanti punti. Deve dare una mano alla squadra”.

Un pensiero anche per le dirette avversarie, Atalanta e Fiorentina: “Mi auguro che il gap sia diminuito, ma se vedo Atalanta e Fiorentina sono di un altro livello. Hanno una forza da prendere 3 o 4 giocatori da 30 milioni, ma ho fiducia nella mia squadra: voglio continuare a crescere e che i nuovi portino qualcosa di diverso. Non guardo gli altri, ma guardo i punti. Voglio farne più dell'anno scorso, vogliamo il massimo. E non dobbiamo ripetere Milano, perché altrimenti abbiamo sbagliato tutto"

Ha anche speso parole positive per la scelta di cuore di capitan Buongiorno, che ha scelto di rifiutare l’Atalanta per restare a Torino: “"Abbiamo parlato molto io e lui, di tutte le cose. Ha preso una decisione non istintiva, ma ha valutato tutti i pro e i contro. Ha preso una decisione con cuore ma anche con tanto cervello: sente che questa squadra può crescere, ha rinunciato a un'offerta in una società superiore alla nostra. Non era solo istinto, ha dormito la notte e ha pensato a tutto. Secondo ha preso la decisione giusta per lui"


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