Le nostre PAGELLE: Vlahovic il salvatore, Montiel il geometra ed una Fiorentina che punge solo se ha un nueve. Lirola rimandato, Boateng non morde e Chiesa accende
Bartlomiej Dragowski 6.5
Dopo i primi 5 in pagella conditi da qualche bubata dopo il gol subito contro il Galatasaray, Dragowski risponde presente al primo appuntamento ufficiale. Prima para la botta di Chiricò in avvio, poi amministra (sbagliando qualche rinvio). Sul gol non ha colpe. Anzi si arrabbia, molto. Concentrazione e grinta.
Pol Lirola 5
Più ombre che luci nella prestazione dell’ex Sassuolo. Leggerino in fase difensiva, ogni tanto galoppa sull’out destro e prova a far vedere (poco) le sue qualità. Sul gol si scorda di coprire lasciando una prateria davanti al Drago. Esce con una fasciatura Morandi, Tozzi e Ruggeri direbbero si può fare di più. Dal 48’ Venuti 6: è preciso e compassato nei movimenti. Evita un pericolo ed amministra. Col Napoli sarà titolare e sarà la sua prova del nove.
Nikola Milenkovic 5.5
Sarà il caldo, sarà la novità ma la coppia con Ranieri sembra la lontana gemella di quella vista contro il Galatasay. Quando il Monza sale, riesce facilmente ad entrare in area. Un altro.
Luca Ranieri 5.5
Come sopra. Dopo una prestazione di carattere con i turchi, ci si aspettava decisamente di più. Sul gol va nel pallone insieme a tutti i compagni di reparto. Rimandato... a settembre.
Aleksa Terzic 6
Buttato nella mischia a sorpresa corre, spinge e si dimena. Mette anche qualche buon cross (cosa rara negli ultimi anni) poi cala. Si fa ammonire con un placcaggio da rugby e poi non rientra nell’azione che porterà al gol brianzolo. Da rivedere, specialmente in fase difensiva. C’è stato di peggio.
Marco Benassi 5.5
Anche per lui sprazzi qua e là. Ogni tanto si eclissa. Quando calcia è pericoloso, ma impegna troppo poco Lamanna. A Zonzo. Dal 73' Dusan Vlahovic 8 Entra un nove vero in campo e si sente. La giovane età viene spazzata via da buoni movimenti spalle alla porta e una voglia matta di spaccare il mondo. Ne fa due e fa gioire Firenze. SALVATORE
Milan Badelj 6
E' un metronomo invisibile. Tic-tac. Tic-Tac. Non si vede ma c'è. Quando la squadra non gira, non può fare miracoli. Bentornato, quasi.
Erick Pulgar 5.5
Come Benassi ha momenti da protagonista, come sulla ripartenza brianzola ben fermata e momenti di vuoto. Sicuramente un lontano parente di quello visto con la maglia del Bologna che metteva grinta in ogni momento. Step by step.
Federico Chiesa 7
Le prova tutte. Ma anche quando ci mette altruismo, i compagni non lo ripagano. Dopo un primo tempo a testa bassa, inizia a dialogare palla a terra facendo impazzire gli avversari. Ma le sue sono solo micce per un fuoco che si accende negli ultimi dieci minuti. Fiammifero.
Kevin Prince Boateng 5.5
Prova a mettere in difficoltà il Monza, ringhia sui palloni e sugli avversari (Bellusci su tutti) ma sotto porta i suoi tiri si affievoliscono. Can che abbaia non morde.
Riccardo Sottil 6
E’ sicuramente uno dei protagonisti dei primi venti minuti. Cerca lo spazio e fa vedere buon cose, un po’ lezioso in fase conclusiva. Poi si perde come un ciclista in salita. A Fatica. Dal 64' Tofol Montiel 7 Disegna e crea con un piede fatato. Gli assist da architetto per le due reti sono suoi. Deve crescere di fisico, ma diventerà grande. Compasso.
Dopo i primi 5 in pagella conditi da qualche bubata dopo il gol subito contro il Galatasaray, Dragowski risponde presente al primo appuntamento ufficiale. Prima para la botta di Chiricò in avvio, poi amministra (sbagliando qualche rinvio). Sul gol non ha colpe. Anzi si arrabbia, molto. Concentrazione e grinta.
Pol Lirola 5
Più ombre che luci nella prestazione dell’ex Sassuolo. Leggerino in fase difensiva, ogni tanto galoppa sull’out destro e prova a far vedere (poco) le sue qualità. Sul gol si scorda di coprire lasciando una prateria davanti al Drago. Esce con una fasciatura Morandi, Tozzi e Ruggeri direbbero si può fare di più. Dal 48’ Venuti 6: è preciso e compassato nei movimenti. Evita un pericolo ed amministra. Col Napoli sarà titolare e sarà la sua prova del nove.
Nikola Milenkovic 5.5
Sarà il caldo, sarà la novità ma la coppia con Ranieri sembra la lontana gemella di quella vista contro il Galatasay. Quando il Monza sale, riesce facilmente ad entrare in area. Un altro.
Luca Ranieri 5.5
Come sopra. Dopo una prestazione di carattere con i turchi, ci si aspettava decisamente di più. Sul gol va nel pallone insieme a tutti i compagni di reparto. Rimandato... a settembre.
Aleksa Terzic 6
Buttato nella mischia a sorpresa corre, spinge e si dimena. Mette anche qualche buon cross (cosa rara negli ultimi anni) poi cala. Si fa ammonire con un placcaggio da rugby e poi non rientra nell’azione che porterà al gol brianzolo. Da rivedere, specialmente in fase difensiva. C’è stato di peggio.
Marco Benassi 5.5
Anche per lui sprazzi qua e là. Ogni tanto si eclissa. Quando calcia è pericoloso, ma impegna troppo poco Lamanna. A Zonzo. Dal 73' Dusan Vlahovic 8 Entra un nove vero in campo e si sente. La giovane età viene spazzata via da buoni movimenti spalle alla porta e una voglia matta di spaccare il mondo. Ne fa due e fa gioire Firenze. SALVATORE
Milan Badelj 6
E' un metronomo invisibile. Tic-tac. Tic-Tac. Non si vede ma c'è. Quando la squadra non gira, non può fare miracoli. Bentornato, quasi.
Erick Pulgar 5.5
Come Benassi ha momenti da protagonista, come sulla ripartenza brianzola ben fermata e momenti di vuoto. Sicuramente un lontano parente di quello visto con la maglia del Bologna che metteva grinta in ogni momento. Step by step.
Federico Chiesa 7
Le prova tutte. Ma anche quando ci mette altruismo, i compagni non lo ripagano. Dopo un primo tempo a testa bassa, inizia a dialogare palla a terra facendo impazzire gli avversari. Ma le sue sono solo micce per un fuoco che si accende negli ultimi dieci minuti. Fiammifero.
Kevin Prince Boateng 5.5
Prova a mettere in difficoltà il Monza, ringhia sui palloni e sugli avversari (Bellusci su tutti) ma sotto porta i suoi tiri si affievoliscono. Can che abbaia non morde.
Riccardo Sottil 6
E’ sicuramente uno dei protagonisti dei primi venti minuti. Cerca lo spazio e fa vedere buon cose, un po’ lezioso in fase conclusiva. Poi si perde come un ciclista in salita. A Fatica. Dal 64' Tofol Montiel 7 Disegna e crea con un piede fatato. Gli assist da architetto per le due reti sono suoi. Deve crescere di fisico, ma diventerà grande. Compasso.
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