Basile: "Per Mourinho era sempre colpa di qualcuno. Con De Rossi la Roma fa meno teatrini e più calcio"
Con l'arrivo di Daniele De Rossi la Roma ha cambiato volto, infilando una vittoria dopo l'altra e guadagnando posizioni in classifica. Ci ha rimesso la Fiorentina, che ora si torva addirittura a meno quattro dai giallorossi. Sul cambio di rotta della Roma si è espresso su Facebook il giornalista e corrispondente a New York Massimo Basile: “Il calendario, gli avversari, okay, tutto quello che volete, ma intanto Daniele De Rossi ha vinto tre partite su tre. E in crescendo. La Roma è passata dall'avercela cor monno 'nfame a volersi prendere le partite giocando. La squadra si diverte, fa girare il pallone con qualità, a tratti con grande qualità, più di quanto sembrasse in passato. E i minuti passati a protestare sono diminuiti”.
“De Rossi sa gestire lo stress"
“Si può lodare l'approccio di De Rossi - ha aggiunto Basile - senza necessariamente criticare Mourinho. Secondo me la differenza, in questa fase della stagione, sta nell'esperienza da giocatore di De Rossi, abituato a gestire lo stress in campo. Da calciatore è un conto. Da genio del calcio ma senza aver mai giocato, un altro. Mourinho accumulava stress e pressione in maniera pazzesca, come se avesse dovuto portarsi sulle spalle un mammut. E' chiaro che a una certa età te ne liberi alla prima occasione. Hai già dato”.
“Per Mourinho era sempre colpa di qualcuno”
Infine Basile ha specificato: “Mou ha gestito tutto alla grande per vent'anni, perché resta un genio, ma ora, secondo me, nella fase finale della sua carriera, ha finito per tracimare. Mou dava la sensazione ultimamente di pensare, dopo le prime difficoltà, a quale scusa trovare nello spogliatoio. Era sempre colpa di qualcuno: gli arbitri, il calendario (Sarri, per esempio, ha preso quella china), l'erba, le cavallette. E' stato più in sintonia con i tifosi che con i calciatori perché da non giocatore è quello che succede”.